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© Il Blog di Giacomo Palumbo - Home ufficiale

domenica 23 dicembre 2012

Mario Monti ne esce più forte.

Oggi il Presidente del Consiglio uscente Mario Monti, poiché ha dato le dimissioni l'altro ieri lo scorso 21 dicembre 2012, mi ha rasserenato. Ho visto in lui lo sguardo di chi non fa il gioco politico.
Nella conferenza stampa si ha avuto l'impressione di essere davanti ad un grande uomo, un professore, uno statista, ed è quel tipo di conferenza che ci si può aspettare da un grande italiano, al pari di un Presidente della Repubblica.
Un civil servant, un uomo che dà le risposte in base all'onesta giustizia sociale e guardando al futuro dei giovani. Mario Monti lascia ai successori la sua Agenda.
(Clicca Qui per vedere in pdf l'Agenda di Mario Monti)
Trapela dalle sue parole che egli non ha abbracciato e non intende abbracciare idiozie politiche già viste in passato, di nessun schieramento, e soprattutto non va in cerca di onori e di "sorrisi da lifting chirurgico".
Non solo questo ma ho avuto l'impressione, e mi sarebbe confermato da altri miei colleghi, che sarebbe bastato cambiare logo della presidenza del consiglio con quello del Quirinale che non ce ne saremmo accorti.
Tuttavia egli intende andare fino in fondo, come in questi tredici mesi, nel proprio dovere verso il Paese.
C’è una corrispondenza reale e programmatica di un mondo che ha compreso il grande valore della figura di Mario Monti e questo il Presidente Giorgio Napolitano forse l'aveva intuito.
Non voglio dilungarmi, tanto la stampa ha tappezzato abbastanza i suoi giornali.
Vi riporto invece una delle citazioni di Alcide De Gasperi Politico Italiano (1881- 1954), pronunciate dal Professor Mario Monti stamattina nella conferenza stampa di fine legislatura/di fine anno e che mi ha riportato su il morale.
1)Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.
Io ne cito un'altra sempre di De Gasperi tanto per stare sul tema...
2)Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale.

venerdì 14 dicembre 2012

Un amaro 2012: riassunto di fine anno

Cari lettori e care lettrici,
mi sono stancato quest'anno, più degli altri anni, di scrivere sempre la stessa tiritera di notizie, per questo non avete ritrovato tantissime notizie sull'informazione politica nazionale. In sostanza è inutile girarci attorno, mi riferisco alle cose peggiori che la politica italiana ha fatto in questi anni. Tra condannati, peculati, truffe, inefficienze, disservizi, malaffare, corruzione ecc... parole che avete sicuramente sentito nominare in tv, letto su internet è stato assai pesante affrontare con entusiasmo questioni politiche felici. Ci sono stati situazioni e continuano a esserci situazioni e azioni che mettono a disagio il buon modo di fare politica. Personalmente non vorrei ritrovarmi con lo stesso umore, con la stessa condizione alle nuove politiche nel 2013. La gente si aspetta un nuovo vento di cambiamento, un positivo gesto e gesti di onestà, lealtà, per poter cominciare a parlare di vita sociale equa, meritocratica, solidale. Per poter parlare di buona amministrazione, di buona riuscita della cosa pubblica. Vorrei sentir parlare di ripresa e non di "crisi che si protrae" con la conseguente affermazione "e tanto ancora da fare". E' vero c'è tanto da fare, queste parole hanno in sè un peso enorme e arrivano alle orecchie ripetute continuamente, portano l'opinione pubblica a una sorta di esasperazione permanente. E' vero c'è tanto da fare, però mancano le possibilità e queste bisogna ricercarle, manca la spinta per potersi inserire nel quadro oramai globalizzato del lavoro, dell'occupazione e questo bisogna alcune volte inventarselo.
Senza demoralizzare nessuno oggi qui vorrei soffermarmi nella possibilità di aiuto che potrebbe darci l'Europa e questo non bisogna dimenticarlo. I fondi europei, i progetti finanziati per il meridione non mancano per realizzare nuove idee imprenditoriali anche tecnologicamente. Un esempio è il portale EURES.
EURES aiuta la mobilità delle risorse umane. Ad onor del vero l'EURopean Employment Services è una rete di informazione e di orientamento sul mercato del lavoro europeo e di scambio di offerte e domande di lavoro a vocazione comunitaria che forse bisogna consultare, per chi fosse interessato.
L'anno prossimo vorrei ritrovare la serenità nelle facce della gente. Vorrei poter sentire parlare di altro rispetto alla politica usurpatrice, senza dover sentire metterci dentro disagio causato dall'aumento delle tasse, dalla povertà, dalla disoccupazione che ne ha conseguito. Vorrei fare qualcosa e questo non mi è consentito solo perchè il sistema, la macchina amministrativa, burocratica è inceppata. Non c'è ricambio. Vero è che questa condizione è difficile già per chi è dentro il mondo del lavoro, figuriamoci per chi ha appena finito il quinquennio universitario come me.
Muoversi è la parola d'ordine. Mobilitarsi forse è il nostro destino in un mondo che continua a destreggiarsi incondizionatamente e a stupirci. Un abbraccio e un augurio di buone feste da parte mia, un in bocca al lupo per tutto, nella speranza che voi, noi, possiamo raggiungere i nostri sogni.

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