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© Il Blog di Giacomo Palumbo - Home ufficiale

domenica 24 giugno 2012

"L'accordo" dei quattro big dell'UE

Mario Monti cerca di tenere insieme Germania e Francia, di includere la Spagna e di restituire all'Italia la credibilità persa negli ultimi anni. Poi intanto c'è l'ex premier che tende a risucchiarlo nel passato con i nuovi siparietti volti al ritorno di un area che vuole chiamarsi moderata, e che di moderato o di centro destra non ha più nulla. È significativo che l'ex premier S.B. si sia rifatto vivo proprio mentre a Roma si svolgeva il quadrangolare con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande e quello spagnolo, Mariano Rajoy. A Roma è stato un’inarrestabile sequela di summit volti ad impedire il crollo dell’euro e, soprattutto, a costruire le condizioni per una nuova piattaforma comune europea. Un processo teso altresì a creare un impianto istituzionale quantomeno più efficiente rispetto all'attuale. Tali misure parrebbero in larga misura accogliere i desiderata di quei paesi dell’Europa mediterranea maggiormente esposti alla crisi finanziaria per via dei bassi tassi di crescita, degli alti debiti pubblici e delle sofferenze dei rispettivi istituti di credito: Unione bancaria, eurobond o eurobill, titoli di breve scadenza, ricapitalizzazione delle banche in sofferenza e maggiore integrazione politico-finanziaria dell’Unione: rafforzamento della governance e condivisione dei rischi. Il summit ha rappresentato una sorta di messa in minoranza della linea rigorista della Merkel. Di cosa si parla in termini reali? Quali riforme della governance europea verranno discusse a Bruxelles la prossima settimana? Sul tappeto, v’è anzitutto l’ipotesi della Golden Rule, ovvero la possibilità che dal calcolo del deficit vengano scorporati gli investimenti; i Project Bond – i titoli di debito emessi per la realizzazione, a livello comunitario, di infrastrutture strategiche – nonché l’aumento di capitale della Banca europea per gli investimenti (Bei), capace in questo modo di poter finanziare progetti fino a 80 miliardi di euro. Arriverà o non arriverà la soluzione a questa crisi europea? Stiamo ad aspettare gli effetti.




(Riferimenti testuali)
Corriere.it  e

http://www.loccidentale.it/node/117290

lunedì 18 giugno 2012

Laurea magistrale/ specialistica in scienze della politica


Pubblico la notizia forse un pò in ritardo, cioè di quattro giorni in ritardi, per tanti motivi e perchè non ho acceso il computer dopo la proclamazione e perché mi sono "riposato" giusto un poco.  
Rendo pubblico e ufficiale la mia laurea magistrale/specialistica in scienze della politica all'Università di Bologna polo di Forlì - Facoltà di scienze politiche"Roberto Ruffilli".
Giorno 14/06/2012, dopo aver discusso alla prova finale la mia tesi di laurea magistrale con il seguente titolo: "Performance e manipolazione delle identità e dei corpi nel virtuale", mi hanno proclamato dottore magistrale. Mizzica!
Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini. 
Grazie a tutti coloro che credono in me e che lo fanno malgrado la lontananza, proseguiremo nelle lotte politiche quotidiane ora forse non più quelle legate all'ambiente universitario, ora staremo accanto alla gente e non più solo vicino agli studenti, aiuteremo con il nostro contributo politico di rappresentanza e trasparenza quelle persone che soffrono per via del lavoro, per la mancanza di esso e che vogliono un sostegno da noi, da me. 
Proseguirò nel mio cammino politico rendendo possibile un percorso puro, leale e soprattutto adatto ai tempi che corrono. 
Renderò e renderemo possibile un nuovo cambiamento, con l'aiuto reciproco di tutti noi adempiendo alla possibilità di avere più fiducia e più speranza in noi giovani e a coloro i quali vogliono intraprendere la via del lavoro seguendo il loro istinto, quello sano, quello pulito e soprattutto quello onesto verso il superamento di questa fase di stallo, che non chiamerei più con il nome di "crisi".
Pronto a rimboccarmi le maniche. 
Pronto ad approfondire temi e proposte innovative per il nostro futuro. 
Grazie di cuore a tutti per l'affetto.
Giacomo.


lunedì 11 giugno 2012

Telejato al 273 la tv antimafia "ce la fa" in digitale.

7 giugno 2012


Roma. Telejato è salva. Assegnata la frequenza numero 273 del digitale terrestre. La tv antimafia di Pino Maniaci potrà continuare a trasmettere. Il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni ha predisposto la graduatoria provvisoria delle emittenti televisive locali utile per l’assegnazione, nella Regione Sicilia, delle frequenze televisive in tecnica digitale ai sensi dell’art. 4, del decreto legge 31 marzo 2011, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011, n. 75.
Per la sopravvivenza di Telejato si erano mobilitate molte associazioni e deputati come l'on. Doris Lo Moro che sulla vicenda aveva presentato anche un'interrogazione. Pino Maniaci è costantemente sotto minaccia e vive sotto scorta, per lui e la sua famiglia lo spegnimento di Telejato avrebbe avuto ripercussioni molto preoccupanti.
AGENPARL








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