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© Il Blog di Giacomo Palumbo - Home ufficiale

sabato 22 giugno 2013

I valori puri marcati stretti dalla corruzione

Mi è venuto spontaneo oggi scrivere sul tema della corruzione, perchè mi sono venute in mente certe connessioni che adesso vi dimosterò essere perverse.
Inizo dicendo che ho appena cercato e trovato il significato, in un famoso dizionario del web, della parola “Corruttela” [cor-rut-tè-la] ant. Corruptela s.f. 1 raro Corrompimento, corruzione, 2 fig. Corruzione morale, depravazione, malcostume: la c. dei costumi è mortale alle repubbliche Leopardi. 3 FILOL Lezione corrotta, errata di un testo, spec. Antico. E' stata la prima parola che mi è venuta in mente. Dopo tutto il flash mentale che mi è saltato in mente.

Facendo sempre un escursus analitico ed etimologico delle parole mi soffermerò ad analizzare la differenza tra corruzione e concussione prima di addentrarmi nel filo logico della mia connessione.

La corruzione e la concussione sono delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi dai Pubblici Ufficiali (Art. 357 c.p.) o dagli Incaricati di un pubblico servizio (art. 358 c.p.).

In alcuni casi vi è la cooperazione di un soggetto privato (corruzione), in altri vi è la cooptazione della volontà di quest'ultimo (concussione).

Nello specifico, la concussione è disciplinata dall' Art. 317 c.p. ed è commessa dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità.

La corruzione, invece, è il delitto commesso dal pubblico ufficiale che, per compiere un atto del suo ufficio (cfr. Art. 318 c.p.), o per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio (cfr. Art. 319 c.p.), riceve, per se' o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa.
Come si vede, dunque, mentre nella concussione il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, abusando della sua qualità, costringe qualcuno a dare o promettere una qualche utilità, nella corruzione il soggetto privato è d'accordo con il pubblico ufficiale nel dargli o promettergli denaro o altra utilità affinché quest'ultimo compia un atto del suo ufficio o un atto contrario ai doveri d'ufficio.

Questa differenza sostanziale tra concussione e corruzione, poi, comporta che il Legislatore ha previsto la punizione anche per il corruttore (cfr. Art. 321 c.p.) e per l'istigatore alla corruzione (cfr. Art. 322 c.p.), cioè del privato che dà, offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio.

Altra differenza, infine, è che la persona incaricata di un pubblico servizio risponde penalmente della corruzione per atti del suo ufficio solo se ricopre la qualità di pubblico impiegato (cfr. Art. 320 c.p.), mentre il pubblico ufficiale ne risponde in ogni caso.

Cosa si vuole evidenziare in questo articolo? Che l'uomo è corruttibile? In certi casi si! E a chi si vuole rivolgere quest'articolo oggi? In questo momento a tutti quelli che hanno preso impegni elettorali e stanno facendo volta gabbana solo perchè si ritrovano il portafoglio pieno più di prima di 18.000 € al mese, più diarie e pensione annessa per il loro futuro.

Tutto quanto tutelato e legittimato dal così detto vincolo di mandato. Sacrosanto ma con l'inganno.

Che cos’è il vincolo di mandato?
L’articolo 67 della costituzione italiana dice: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Si stabilisce cioè che i parlamentari eletti sono liberi di esercitare le loro funzioni senza essere obbligati a votare come dice loro il partito con cui sono stati eletti. Questo spinge a realizzare la concezione basilare di essere liberi dal condizionamento partitico.

E se così non fosse? Chi ci dice che chi spinto “dall'atmosfera” di potere e dalla carica ricoperta cioè da parlamentare o senatore, faccia veramente il bene del cittadino? Bisognerebbe tirare su la questione, perchè viola il diritto di voto di ogni singolo cittadino.

Pensando alle varie formazioni parlamentari, perchè si è arrivati a questo punto?
Perchè abbiamo creduto nel politico di turno o al partito di turno, poiché pensava e credeva a certe concezioni e idee, e nel momento in cui essi, egli, ella si è seduto/a in parlamento avrebbe dovuto cambiare letteralmente posizione?

Io la riporto all'idea della corruzione! All'idea della corruttela e della concussione intrecciate in un "sistema clientelare" oramai quasi stabile.
Perchè dare torto a Franceso Nuti, capogruppo del movimento cinque stelle alla camera, quando egli parla di “corruzione” all'interno del parlamento. Si è forse spinti da proposte monetarie inbarazzanti?
Non è corruzione lo stesso fatto di essere stati eletti per un movimento o partito e cambiare idea nel momento in cui ci si siede alla camera dei deputati? Che rappresentanza è questa? Non è un impedimento del diritto di voto.

In sintesi e per esempio la gente vota perchè convinta che X persona abbia la sua stessa idea, perchè Y ha violato la sua fede politica e quindi vota X. E se poi X si comporta precisamente come Y? Questo porta al momento di stasi e di disgusto verso la politica.

Qui si parla degli interessi di tutti! Degli interessi del pubblico che travalica! L'esagerazione si dirompe anche in chi aveva creduto nell'antipolitica, ma non per tutti e in tutti i casi, c'è da dirlo.

Forse chi è messo nelle condizioni di oltrepassare il confine del “mortale” cittadino, cioè quello momentaneo di legiferare, tramuta le sue convinzioni, abbandona il proprio elettorato, straccia quel patto sacro con il popolo. Svergogna tutti, amplifica le condizioni soggettive nelle reti tv, quindi mediatiche, nonché sul web, tralasciando alle spalle quei valori sacri, puri, genuini per entrare drittro drittro nel fuoco del potere.

Forse la prossima volta cercherò la parola menzogna sul dizionario e ci scriverò un po' sopra, però lo farò la prossima volta, già mi sono disgustato abbastanza questa domenica, parlando di questo aspetto, alquanto demoniaco e perverso.

lunedì 17 giugno 2013

Come scrivere un blog di successo

All'inizio del mio percorso, cioè l'idea di scrivere di politica, non avevo ben chiaro tante cose, non avevo ben chiaro a cosa servissero gli esercizi che dovevo eseguire quotidianamente, la programmazione, le ricerche, la lettura e rilettura delle notizie, delle news, delle smentite, delle operazioni parlamentarie, delle leggi, dei decreti, dell'ascolto dei singoli gruppi partitici, interrogazioni parlamentare, il segreto è stato la costanza, che mi ha aiutato a svolgere l'attività di blogger nell'arco di questi anni.

Dentro quest'idea c'è anche la passione per la cosa pubblica, e confidenzialmente vi assicuro che è diventato come un pallino fisso. Conoscere gli attori politici, come fa un appassionato di calcio con i calciatori della propria squadra di calcio e degli altri giocatori. Come faccio? Mi ritaglio un'oretta di tempo al giorno per spulciare le notizie che si riferiscono al tema della politica. Poi ho capito che questi servivano e mi aiutavano a concentrarmi sugli obiettivi del mio blog. E il taglio che ho continuato a limare nei miei articoli mi formano continuamente man mano che scrivo di politica.

Avere tutto un po' sotto controllo e più chiaro davanti, programmare gli argomenti, ritagliare il difficile per la cerchia di persone che si ostinano ad allontanarsi dalle faccende della politica, perchè indignati, rende più affascinante la questione. Non nego che ho avuto qualche giorno in cui la pigrizia di sempre ha tentato di riprendersi la sua parte su di me, e non scrivere sul blog è un dramma per il rating delle pagine. Poi c'è la ridondanza delle notizie, c'è una stasi continua sul processo governativo, ed è stato lì che ho capito quanto mi è stato utile continuare su un percorso di programmazione e di riflessione continua.

Programmare e adempire ai doveri del buon senso, e non scrivere di getto per ogni notizia è la mia priorità fin dall'inizio. Il mio obiettivo è quello di far “innamorare” i delusi, gli scontenti della politica, alla cosa pubblica, perchè questo favorisce un'utile approccio all'informazione.

E l'informazione è lo sforzo iniziale, è la disciplina quotidiana. Essi danno forza interiore e maggiore fiducia in sé verso la cosa pubblica, quindi vero la politica. Il fatto di darsi degli obiettivi minimi, azioni quotidiane, rafforzando la mia volontà a scrivere e la determinazione si concentrano su un unico argomento tanto interessante, perchè coinvolge tutta la popolazione, nel bene e nel male.

Sarebbe meglio ed efficace programmarsi la giornata, magari non stando sempre su ogni pezzo, però si può riportare un articolo appena scritto riferendosi a traccie di temi uscite giorni prima. Ciò comporta a una razionalizzazione delle energie con minimo sforzo ed un abbattimento dei tempi morti. Ho trovato maggiore convinzione nel fare le cose programmandole e trasmettendo questa convinzione ho avuto riscontri molto positivi.

Riesco a superare momenti di inerzia in tempi brevissimi riprogrammando e catalogando per i miei lettori argomenti di carattere pubblico.
Per capirci si parla sempre di quei temi che coinvolgono lo sviluppo sociale ed economico dell'intera collettività e quindi dell'interesse diretto del cittadino.

domenica 16 giugno 2013

Via libera al decreto legge "del fare"

Ottanta misure per ripartire - Un pacchetto di norme corposo, dunque, che spazia dalle agevolazioni per il credito delle pmi ad Equitalia, dalle assunzioni nell'università alla liberalizzazione del wi-fi, dal taglio del numero di processi allo sblocco delle opere infrastrutturali. Sono oltre 80 le norme per rilanciare l'economia del Paese: ecco le principali misure varate dal Consiglio dei ministri.

Via libera al decreto legge "del fare". In arrivo norme per ridurre le bollette elettriche di 550 milioni di euro; 5 miliardi di euro per sostenere le imprese che vogliono investire in macchinari; 3 miliardi di euro per opere pubbliche con la creazione di 30 mila posti di lavoro; l'impignorabilità della prima casa nel caso sia l'unico bene. C'è voluto un vero e proprio Cdm fiume, durato quasi 5 ore, per varare il primo importante pacchetto a sostegno dell'economia del Governo Letta: il dl 'del fare' che il premier ha definito "di rilancio dell'economia del Paese" (Il comunicato di Palazzo Chigi). Un decreto che verrà accompagnato da una pioggia di provvedimenti che mirano alla semplificazione burocratica, allo snellimento del rapporto di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e che sarà varato mercoledì 19 giugno. Per venerdì 21, invece, è stato fissato l'esame del 'pacchetto lavoro'.
Il decreto 'del fare' "darà sblocco significativo a molti posti di lavoro" ha affermato il premier, Enrico Letta, presentando il provvedimento.

Ecco tutte le principali misure varate dal consiglio dei ministri:

- EQUITALIA. Non sarà più pignorabile la prima casa, a meno che non sia un immobile di pregio, e aumenta da 2 a 8 il numero massimo di rate inevase per mantenere comunque la rateizzazione del debito fiscale.

- 5 MILIARDI PER INVESTIMENTI IMPRESE. Più facile l’accesso a risorse per le aziende che vogliono investire in macchinari. Previsto il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti.

- RAFFORZATO FONDO GARANZIA. Renderà più facile l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.

- WI-FI. Liberalizzato completamente Internet, nel senso che nell’uso del wifi pubblico non sarà più richiesta l’identificazione personale degli utilizzatori.

- GIUSTIZIA CIVILE. Decisa una terapia d’urto, ovvero lo smaltimento di 1,2 milioni di pratiche arretrate.

- 100 MILIONI PER EDILIZIA SCUOLE. Verranno utilizzati per la manutenzione degli edifici. Nell’operazione coinvolto l’Inail.

- ASSUNZIONI NELLE UNIVERSITA'. Viene allentata la stretta al turn-over, che passa dal 20% al 50%, e questo consentirà l’assunzione di 1.500 professori ordinari e di 1.500 ricercatori.

- BORSE DI STUDIO. Arrivano risorse per gli studenti meritevoli che si spostano per andare a studiare in un’altra regione.

- INDENNIZZO PER RITARDI P.A. La norma viene introdotta in via sperimentale. Le amministrazioni saranno responsabili se vengono superati i termini.

- STOP TASSA BARCHE PICCOLE. Resta per le grandi imbarcazioni, viene dimezzata per quelle medie. La norma vuole essere un aiuto per il settore della nautica in difficoltà.

- CITTADINANZA. Si lavorerà per evitare ritardi causati da errori burocratici.

- 3 MILIARDI PER OPERE. Lavori per un totale di circa 3 miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta a livello occupazione di almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). Di questi fondi, 2 miliardi riguarderanno le opere strategiche, cantierate o cantierabili entro la fine dell’anno e alcune infrastrutture legate all’Expo.

- APPALTI. La responsabilità fiscale solidale rimmarà solo per l’Iva.

- ONERI IMPRESE, -450 MILIONI. Vengono diminuiti gli oneri per le imprese, tra i quali alcuni legati alla sicurezza sul lavoro, e questo comporterà risparmi per 450 milioni di euro.

mercoledì 5 giugno 2013

Lettera aperta al governo

Gentilissimi del governo,

sono Giacomo ho 27 anni, sono laureato e specializzato in scienze politiche, triennale all'università di Palermo e specializzato all'università di Bologna.
Dal 14 Giugno del 2012 cerco lavoro e mi domando, e non trovo risposte, di che cosa mi occuperò nella mia vita? Sto usando alcuni mezzi per cercare lavoro, e niente di concreto si concretizza all'orizzonte, tranne che per call center sottopagati e stage non retribuiti (a migliaia).

Ho partecipato a quattro concorsi pubblici dall'anno scorso, dato il numero che in media si aggira a poche decine, pochi rispetto alla mole di domande che gli enti ricevono e non parliamo dei costi di aerei, alberghi, per chi come me parte dalla Sicilia e deve spostarsi in “Italia”.
Non parliamo dei centri per l'impiego che dovrebbero avere la funzione istituzionale di aiutare chi non trova lavoro.

Un'ultima discussione con lo psicologo del centro per l'impiego, si era estesa e conclusa all'idea di cercare lavoro all'estero. Scherziamo? Questo è il modo migliore per aumentare il nostro PIL? Poi non parliamo delle agenzie interinali, che a mio avviso, non sfruttano al meglio il loro potenziale, e non servono a nulla, se uno è alla prima occupazione. Quindi se una persona non ha già esperienza in qualche ambito, non ha dove andare.

E poi ci sono le piattaforme on-line tra Linked-in, InfoJobs, Jobrapido... un fiasco!
Mi sono proposto personalmente, dallo scorso anno, a conti fatti, davanti a 105 aziende in Italia, sono pochi? senza nessun risultato lavorativo vero, e senza aver contratto un lavoro, tutti a dirmi: che ci fa ancora qua? Vada all'estero. Lei ha una qualifica che qua non serve a niente.

Basta! Io dico Basta! A queste idiozie da popolo non istruito. Io chiedo un aiuto allo Stato.  Direttamente al Governo! Direttamente ai parlamentari e senatori!
Quanto mi costerà ancora fare e rifare stage gratuiti di tre e/o sei mesi? Quando mai attiverò la mia posizione ai fini pensionistici? C'è qualcuno che protegge veramente la mia vita? O c'è chi sta pensando al successo solo della sua di vita? Io trovo poco conforto nella situazione in cui mi trovo adesso.

Qualsiasi cosa io abbia fatto, tra studio, volontariato e passioni varie, sono tutte opere senza fine di lucro e gratuiti. Tutte le esperienze si accostano benissimo sul mio Cv alle competenze lavorative non retribuite acquisite. E il passo successivo chi può permettermelo di farlo? Sicuramente il Governo, con i suoi strumenti. E come faccio ad andare avanti senza una paga? Senza un salario? Come faccio a realizzare il sogno di una famiglia? Nessuno mi dà accesso al credito, nessuno dà spazio alla mia idea imprenditoriale.

Quando inizierò mai a guadagnare qualcosa per poter raggiungere il mio sogno?
Perché per esempio, chi ricopre certe cariche istituzionali non viene sostituito da chi queste competenze le ha maturate e formate con sacrifici e studio? Vedo troppe ingiustizie sociali nei comuni, negli enti statali in genere, di personale non qualificato che ricopre cariche pagate dallo Stato, e io non ci sto più a vedere queste ingiustizie questi disservizi. Io non pagherò le tasse per vedermi sottratto il mio tempo, i miei servizi da cittadino, la mia esistenza.

Perché non si assume più? Perché non ci sono più offerte lavorative degne di questo nome.
Ne stiamo pagando le conseguenze noi giovani, e io voglio essere considerato tale.
Semmai dovesse succedere che il vostro governo faccia qualche riforma del lavoro, perché non considerare i ragazzi di un'intera generazione e non solo gli under 25? D'altronde io ho 27 anni e nei guai ci sto a causa del sistema che si è man mano creato.

E io pur non lavorando voglio la mia “cassa integrazione”. Perché non dovrei vivere dignitosamente la mia vita? Come fanno il resto dei giovani negli altri paesi occidentali? E' nella mia testa l'idea di andare via dalla mia terra, dalla mia patria, dal territorio che mi ha reso quello che sono adesso. Chiedo a te, a voi che mi state leggendo, un aiuto. Un aiuto vero, un lavoro, dignità. So solo che è un dovere che lo Stato dovrebbe tutelare, come scritto nell'art. 1 - 3 e 4 della Costituzione.

Confido in un cambiamento sociale radicale e che i tempi migliorino per tutti noi.
Solo in Dio ripongo la mia fiducia nell'intesa che renda questo paese una nazione migliore.

Cordiali Saluti                                                             

Giacomo Palumbo
(vivo a Bologna ma ho il sangue Jatino: originario di San Giuseppe Jato) 

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