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© Il Blog di Giacomo Palumbo - Home ufficiale

giovedì 25 luglio 2013

"Il Lavoro che manca" la copertina di "Virus" e il "modello industriale dell'800 di Marchionne"


La Copertina della tramissione televisiva "VIRUS RAI 2 IL CONTAGIO DELLE IDEE"  
Questo è lo specchio dell'Italia Oggi. Un'Italia di giovani imprenditori alle prese con una miriade di burocrazia e perditempo. Migliaia di annunci di Stage non retribuiti. Una decina già fatti senza remurazione a seguito. Questa è L'Italia dei sindacati "malati", di quelli che aiutano ad aumentare il profitto degli imprenditori "disonesti", quelli che favoriscono la stipula di contratti di apprendistato e che liquidano lo stagista come se fosse lo zerbino di turno, senza protezione per quest'ultimo, il sindacato deve essere ed "è" uno soltanto. Esistono migliaia di statuti per lavoratori? No! Ci stanno dando false speranze. Ci sarà una ribellione? Chi lo sa? Io spero in un rimedio democratico.

Quello che appare qui è che si parla solamente di cose dette e mai attuate. A cominciare dal decreto del fare. Il cosidetto decreto che "dà" gli strumenti alle imprese per assumere nuovi giovani! Ora, la domanda sorge spontanea, come fa un un'imprenditore ad assumere se non ha commesse, ordini, lavoro?

Un governo che pensa di aiutare così l'economia ha sbagliato un problema serio di fondo! Cioè quello di aver sottovalutato l'aspetto dell'illegalità e del trasferimento di enormi somme di denaro all'estero, nei paradisi fiscali. Mi sento dire dalla gente, perchè non vai via da questa terra. Io in questa terra ci vorrei restare! Io questa terra la amo! Dateci una possibilità! Dateci il Lavoro! Dateci il nostro futuro! Io voglio creare la mia tanto desiderata famiglia. Non ci prendiamo in giro, queste cose le grandi lobby economiche e politiche lo sanno.

Iniziamo evitando di pagare somme esuberanti per F35, o spese pubbliche eccesive per saturare quelle spese oramai messe in conto. Evitiamo di finanziare i partiti, editoria, con soldi pubblici. Ridistribuite i nostri soldi in maniera equa e solidale. I tagli agli sprechi è l'inizio per far riacquisire credibilità alla dimensione politica oramai priva di tatto e di buon senso.

  Udo Gumpel:' Marchionne porta avanti un modello industrialle dell'800' 24/07/2013

lunedì 22 luglio 2013

Papa Francesco verso Rio de Janeiro

Brasile. Giornata mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro 2013.

"Sulla sinistra una vecchia borsa di pelle nera, papa Bergoglio ha continuato a parlare con Letta gesticolando palesemente."

"In volo verso Rio, il Papa ha detto che  "Corriamo il rischio per la crisi di avere una intera generazione che non ha avuto lavoro. Il Papa ha ricordato che "dal lavoro, dalla possibilità di guadagnarsi il pane, deriva la dignità della persona". Il Papa ha condannato "la cultura dello scarto" e chiesto una "cultura dell'inclusione". "Vado in Brasile per incontrare i giovani, non isolati, ma nel contesto sociale - ha detto -  Quando li isoliamo facciamo un'ingiustizia, togliendo loro l'appartenenza a una patria, una cultura, una famiglia". Il Papa ha chiesto "integrazione" anche per gli anziani che "fanno parte del futuro". "Ringrazio questa compagnia di giornalisti volanti - ha detto il Papa - questo è un viaggio per incontrare i giovani". "È vero che i giovani sono il futuro - ha aggiunto Papa Francesco dopo aver raccomandato che i giovani non vengano isolati - ma non soltanto loro: i giovani sono il futuro perché vanno avanti, ma anche gli anziani che stanno al lato estremo della vita, anche gli anziani sono il futuro, perché loro sono quelli che danno saggezza alla vita". "Penso - ha aggiunto il pontefice - che facciamo un'ingiustizia agli anziani quando li lasciamo da parte come se non avessero niente da dare, gli anziani hanno la saggezza della storia, della patria, della famiglia"."



Ansa.it del 22 luglio 2013

5giornia5stelle: puntata 19 luglio 2013

giovedì 4 luglio 2013

#Restitutionday straordinariamente la vera politica


Dopo la restituzione dei 42 milioni di euro dei rimborsi elettorali oggi si annuncia l'esempio più importante.
 
E’ un evento storico: 1.569.951,48 € vengono restituiti da parlamentari eletti per riversarli in un fondo per l’ammortamento del debito pubblico. Vengono consegnati, perciò, ai cittadini: 1 milione e mezzo in meno di debito da pagare sono 1 milione e mezzo di meno di tasse per i cittadini.

C’è chi sostiene che è poco, chi ci sbeffeggia, chi ironizza. Eppure nessuno ha mai fatto qualcosa del genere. Rinunciare a dei soldi che ci sarebbero spettati di diritto è un gesto che ci ha fatto recuperare la vera prospettiva del fare politica. Al di là di tutti i proclami e le parole vuote che vengono consumate in Parlamento e fuori, non c’è messaggio più potente dell’esempio.

#Restitutionday  #Fatelovoi  #m5s

lunedì 1 luglio 2013

Fondi Europei 270 milioni "volatilizzati"?

Sicilia, l'Etna è appena entrata di diritto nel patrimonio dell'Unesco e noi ci facciamo sfuggire mille occasioni dalla legge Obiettivo 1. Perchè? Perchè scompaiono due miliardi di “tesoretto” racchiuso nel Poin (Programma operativo interregionale) e Pain (Programma attuativo interregionale).
Come è possibile tutto questo? Dove sono andati a finire i controlli? Gli organi competenti? Chi gestisce il flusso dei finanziamenti? Dove si trova la guardia di Finanza quando serve? La magistratura? Ricordo che questi due programmi rispettivamente di un miliardo abbondante ciascuno erano stati destinati esclusivamente alle regione Sicilia, Campania Calabria e Puglia tramite Obiettivo 1. E un altro miliardo scarso allargati a Sardegna, Abbruzzo, Molise e Basilicata. Di questi soldi almeno 400 milioni erano destinati alla Sicilia per favorire investimenti che diventassero da trampolino di lancio e canale privilegiato per i siti riconosciuti dall'Unesco.
Che fine hanno fatto tutti questi soldi? L'ex presidente della Provincia di Siracusa Nicola Bono, sta allargando la sua battaglia rivolgendosi alla magistratura e alla Corte dei Conti.
Da questo punto di vista si presume che ci si è disimpegnati completamente per favorire la crescita della regione Sicilia, attraverso l'uso scorretto di questi fondi europei destinati allo sviluppo e all'occupazione.

Come “spariscono” 270 milioni di euro? Il nostro territorio ha le risorse uniche nel suo genere, direi inimitabili e per di più certificate dall'Unesco. Non si riesce tuttavia a compiere il passaggio successivo, cioè quello dell'implementazione delle capacità e delle competenze, direi il passo decisivo per avere un vantaggio sul territorio. Manca un giusto piano strategico del territorio, ci manca una progettazione a medio e lungo termine delle risorse a disposizione, ci manca la volontà di impiegare le risorse che ci offrono per lo sviluppo e la salvaguardia della nostra amatissima terra. Non direi che ci mancano capacità e competenze per gestire denaro, perchè in quelle noi siciliani siamo troppo bravi. Bisognerebbe andare oltre la “facciata”, bisognerebbe organizzarsi con procedure organizzative che mettano insieme, “riappacificandoli”, istituzioni e settore privato, che in Sicilia restano sempre unici nel proprio genere. Particolareggiando l'interesse soggettivo a quello della collettività. Si deve puntare sulle competenze organizzative che tengano tutti partecipi, escludendo chi fa ostruzionismo, “ammonendo” chi questo percorso non riesce a portarlo a termine, per il bene comune. Infine portandolo/i fuori dal percorso che consente loro di usufruire dei benefici che le istituzioni, e i “vantaggi” del potere, mettono loro a disposizione.

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