Mi accingo nello sviluppo di questo documento con lo scopo di CERCARE DI EVIDENZIARE alcuni sistemi intrinsecamente fraudolenti che accompagnano il nostro sistema bancario da tempo immemorabile, per cercare di capire il procedimento che per esempio causa l' inflazione, strettamente collegata alla svalutazione della moneta. Per comprendere questo sistema è necessario cercare di comprendere prima come funziona la creazione di denaro al livello globale nella nostra società economico-capitalista: è importante EVIDENZIARE fin dall' inizio che la creazione di moneta è soggetta ad un debito che lega lo stato (cioè tutti i cittadini che pagando le varie imposte sostentano il medesimo) alla banca. Per dirla in parole povere nella prima fase di creazione di denaro infatti un singolo stato crea dei "valori simbolici" stampati su carta, che possono essere definiti "titoli", o, in vari modi differenti a seconda dello stato che li crea. Per loro stessa natura questi "titoli", non avendo che valore astratto rappresentano il debito che il singolo stato stabilirà con la "Banca Centrale", a questo punto, a sua volta, la banca centrale crea un altro insieme di fogli, anchessi dal valore simbolico chiamati appunto banconote, questa operazione ovviamente non avviene tramite carta, ma all' interno di un database informatico.
Una volta che i soldi sono stati creati vengono depositati all' interno della banca centrale, e, da questo momento in poi diventano moneta corrente di uno stato. Il primo elemento che ci fa comprendere la natura fraudolenta del sistema è l' applicazione dell' interesse:
Se consideriamo un intero monetario pari a X che viene a sua volta ridistribuito da una banca centrale alle banche secondarie tramite l' applicazione di un interesse +Z%, ed in seguito ridistribuito all' interno del commercio tramite un altro interesse ci accorgeremo inevitabilmente che il denaro che deve ritornare in fine alla banca centrale ECCEDERA sempre il denaro in circolazione.
Le implicazioni di tutto ciò sono sconvolgenti in quanto ci fanno dedurre che le cosiddette "insolvenze" sono calcolate nel sistema e quindi INEVITABILI per qualcuno, dato che di fatto le insolvenze trasferiscono i beni materiali di un singolo alla banca finiranno inevitabilmente per DERUBARE una percentuale dei cittadini dello stato dei loro beni, in oltre questa eccedenza può essere colmata soltanto creando nuova moneta, dunque perpetuando questo ciclo.
L' interesse però NON è l' unico sistema adottato dalle banche per lo sfruttamento del singolo ma è semplicemente la punta di un "iceberg" molto più grande, per comprendere questo invece è necessario entrare nella meccanica della "riserva frazionaria" ed in quella dell' inflazione.
La riserva frazionaria è la percentuale dei depositi bancari che per legge la banca è tenuta a detenere sotto forma di contanti o di attività facilmente liquidabili, che in italia è rappresentata dal 2%, in pratica significa che di un dato deposito, di una qualunque cifra di euro fatto alla Banca d' Italia essa è doverosa di mantenere nelle propie casse solo il 2%, tutto il resto della suddetta cifra può essere usato per fare prestiti ANCHESSI con un applicazione dell' interesse e con una coneguente nuova applicazione anche della riserva frazionaria, il fine di prestare i soldi già prestati è quello di AUMENTARE ulteriormente il "tasso d' interesse globale" della cifra inizialmente creata allo scopo di COSTRINGERE lo stato a creare più soldi. Giunti a questo punto manca che comprendiate il tassello finale del "puzzle" ovvero l' inflazione.
L' inflazione, in poche parole non è altro che la svalutazione del valore del denaro in base alla produzione del denaro, se applichiamo infatti la riserva frazionaria matematicamente ci accorgeremo che possiamo creare soldi DAL NIENTE, se per esempio facciamo un deposito di 100 euro per applicazione della regola stessa la banca è obbligata a preservare il 2% di questa cifra nei suoi fondi, cioè 2 euro, gli altri 98 verranno usati per altri prestiti che applicheranno l' aggiunta di un nuovo interesse senza però andare ad intaccare il fondo originario, e, una volta depositati subiranno ulteriormente la manipolazione della "riserva frazionaria" generando a loro volta altri soldi "fantasma" che lo stato dovrà coprire generando altro debito, questa operazione in teoria può andare avanti all' infinito.
Le regole di applicazione della risesva frazionaria quì citata sono state APPRESE dal manuale di "Funzionamento della moneta moderna" edito dalla stessa FEDERAL RESERVE, non sono quindi il frutto di NESSUNA SUPPOSIZIONE.
Aumentando il numero dei soldi in circolazione non si aumenta ne il valore effettivo delle risorse della stessa, ne il valore effettivo della forza lavoro.
Quello che deriva da questo processo è in pratica l' aumento SPROPOSITATO del costo della vita in quanto PERMETTIAMO così alla banca di decidere quanto vale il nostro denaro, e, di conseguenza quanto valgono le nostre propietà ed il nostro lavoro, una forma di competitività in cui le insolvenze essendo parte del sistema sono inevitabili, di conseguenza COSTRINGENDO LA MAGGIORANZA DEI CITTADINI ad una forma di SCHIAVITU OCCULTA in cui sono costretti a competere tra loro per permettersi i beni di cui hanno bisogno per vivere, causando CONSEQUENZIALMENTE UN AUMENTO DELLA CRIMINALITA dato che la maggioranza dei crimini vengono perpetuati in situazioni di povertà: forgiano individui sociali PRONTI A TUTTO, e sono anche il motivo principale della DISTRUZIONE DELL' ECONOMIA MONDIALE, solo l' ennesima conferma della corruzione intrinseca nella nostra società?
Esempio pratico
Se ad esempio mettiamo un deposito di 100 euro in una banca essa le depositerà applicando la regola di riserva frazionaria al 2% prelevando così 98 euro dal mio deposito per farne prestiti, il totale dei soldi della banca però diventerà, in questo modo 100(il mio deposito)+98(riserva frazionaria), una volta che questi soldi (98) verranno rilasciati dalla banca tramite prestito(generando un debito ulteriore allo stato della stessa cifra, e, lo stato siamo noi..) verranno prima o poi depositati (o direttamente trasferiti) su un conto diverso generando a loro volta +96,04 (il 2% di 98)per un totale di 100+98+96,04 cioè 294,04 che, a loro volta verranno prestati e così via, teoricamente questo sistema può proseguire all' infinito... ah dimenticavo che per semplificare non ho aggiunto il fermento degli interessi ad OGNI passaggio di prestito.
Conclusione
Questo sistema matematico in pratica fa si che più venga prodotto il denaro in una nazione e più il debito aumenti, in sostanza NON ESISTE POSSIBILITA DI ESTINGUERE tutto il debito pubblico di una qualunque nazione, il debito NON PUO FARE ALTRO che crescere in quanto esso diventa SEMPRE ESPONENZIALMENTE PIU GRANDE più che il denaro si sposta, ed il denaro si sposta in base alla produzione.
In breve si deve comprendere che il denaro immesso con questo sistema prende valore dal denaro già esistente al fine di SVALUTARLO, e che, con questo sistema si ottiene l' illusione di una RICCHEZZA TEMPORANEA in quanto l' immissione del denaro è di fatto più veloce della svalutazione intrinseca, (forse ci troverete qualche attinenza con l' italia di questi ultimi anni...) di conseguenza sarà necessario del tempo per subire l' effetto inflazione, che, con questa meccanica finirà INEVITABILMENTE per svalutare la moneta della nazione rendendo il costo della vita SPROPORZIONATO rispetto alle retribuzioni e finirà per ABBASSARE il valore di ognuna delle VOSTRE propietà, dunque la qualità della vostra vita NON PUO CHE DIMINUIRE nel tempo.
"Se non ci fosse debito nel nostro sistema monetario, non ci sarebbe moneta" Martin Eccles, Governatore della Federal Reserve, 1941
"Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose di eserciti spiegati, se il popolo consentirà alle banche private di controllare l' emissione della moneta, le banche e le corporazioni che cresceranno attorno ad esse, priveranno la gente delle loro proprietà sino a quando i loro figli si sveglieranno senza una casa nel continente che i loro padri hanno conquistato" Thomas Jefferson"Se non ci fosse debito nel nostro sistema monetario, non ci sarebbe moneta"
Martin Eccles, Governatore della Federal Reserve, 1941.
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