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venerdì 28 aprile 2017

Giocattoli cinesi: come proteggersi dai prodotti pericolosi

Proteggere i consumatori dell'UE: i mercati online uniscono le forze per ritirare i prodotti pericolosi dal mercato UE.
Nel 2016 le autorità nazionali hanno usato il sistema con più frequenza e hanno ritirato un numero maggiore di prodotti pericolosi dai negozi. Un numero crescente di prodotti pericolosi notificati mediante il sistema di allarme rapido è però venduto su piattaforme online: la Commissione ha perciò rafforzato la collaborazione con Amazon, Ebay e Alibaba così da far fronte in modo più attivo ai prodotti potenzialmente non sicuri o non conformi venduti sui loro siti web ai consumatori dell'UE.
Věra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha affermato: "I consumatori devono essere protetti dai prodotti pericolosi e questa tutela deve valere sia online che offline. Sono quindi soddisfatta che Amazon, Ebay e Alibaba abbiano accettato di unirsi a noi per ritirare dai loro siti web i prodotti notificati mediante il sistema di allarme rapido, e invito gli altri a fare altrettanto. Sono inoltre lieta dei progressi compiuti in relazione alla Cina: quest'anno le merci pericolose importate sono diminuite. Ciò dimostra che la nostra cooperazione con la Cina e la persistenza nel richiedere standard elevati stanno dando frutti." 
Si è intensificata la cooperazione tra i paesi dell'UE, che sempre più utilizzano il sistema di allarme rapido per garantire un tempestivo ritiro dei prodotti pericolosi in tutta Europa. Grazie al sistema di allarme rapido nel 2016 sono state diffuse tra le autorità nazionali 2 044 segnalazioni di prodotti pericolosi. Tali segnalazioni hanno attivato 3 824 azioni di follow-up, come i richiami di prodotti. Il numero di reazioni è più che raddoppiato rispetto agli anni precedenti. Ciò prova che le autorità nazionali seguono meglio le segnalazioni e prendono tutte le misure necessarie per rendere il mercato più sicuro per i consumatori.
La Commissione europea ha inoltre collaborato con le autorità nazionali per rendere il sistema ancora più facile da usare e il sito web pubblico è stato aggiornato per incoraggiarne l'uso da parte delle imprese e dei consumatori. 
Come tutelare i consumatori dai prodotti pericolosi venduti online?
Molti dei prodotti pericolosi notificati mediante il sistema di allarme rapido sono venduti anche sulle piattaforme o sui mercati online, sempre più utilizzati dai consumatori per gli acquisti. Nel 2016 ciò ha riguardato 244 notifiche. Per far fronte al fenomeno, vari Stati membri hanno già istituito gruppi specializzati per monitorare pagine web e rintracciare i prodotti pericolosi venduti online. Amazon, Ebay e Alibaba hanno convenuto di intensificare gli sforzi per ritirare tali prodotti una volta individuati dalle autorità di regolamentazione dell'UE. A tale scopo i mercati online hanno istituito un punto di contatto unico per le autorità.
Quali sono i prodotti che comportano i maggiori rischi?
Nel 2016 la categoria di prodotti oggetto del maggior numero di segnalazioni è stata quella dei giocattoli (26%), seguita dai veicoli a motore (18%) e da abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda (13%).
Per quanto riguarda i rischi, nel 2016 il rischio più notificato è stato quello di lesioni (25%), seguito da quello chimico (23%).

Da dove provenivano i prodotti pericolosi nel 2016?
La maggior parte dei prodotti pericolosi notificati nel sistema proveniva da paesi terzi. La Cina è stata indicata come paese di origine per il 53% (1 069) dei prodotti notificati; il numero di segnalazioni riguardanti i prodotti provenienti da questo paese ha registrato un calo di 9 punti percentuali (dal 62% nel 2015 al 53% nel 2016).
Le notifiche che hanno interessato prodotti pericolosi di origine europea sono state 468 (23%).
Nel 2016 102 notifiche (5%) hanno indicato come paese d'origine gli Stati Uniti e 53 (2,6%) la Turchia, mentre è sconosciuta l'origine di 158 prodotti notificati (8%).
Prossime tappe
La Commissione continuerà a lavorare per migliorare il sistema di allarme rapido e renderne ancora più agevole l'uso quotidiano da parte delle autorità.
Proseguirà la cooperazione con le autorità cinesi mediante lo scambio di informazioni sui prodotti pericolosi su cui la Cina interviene "alla fonte".
Continuerà la collaborazione con i mercati online affinché questi adottino misure contro i prodotti non sicuri. Al fine di sostenere i controlli da parte delle autorità, la Commissione sta preparando una guida pratica sulla vigilanza del mercato per i prodotti venduti online.
Contesto
Dal 2003 il sistema di allarme rapido garantisce che le informazioni sui prodotti non alimentari pericolosi ritirati dal mercato e/o richiamati ovunque in Europa siano diffuse rapidamente tra gli Stati membri e la Commissione europea. In tal modo l'azione di follow-up adeguata (divieto/blocco delle vendite, ritiro, richiamo o rifiuto dell'importazione da parte delle autorità doganali) può essere adottata in tutta l'UE.
Trentuno paesi (UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) partecipano attualmente al sistema, che funziona grazie alla stretta cooperazione quotidiana e continua tra gli Stati membri.
Il sistema di allarme rapido ha un sito web pubblico (ec.europa.eu/consumers/rapid-alert-system) che dà accesso agli aggiornamenti settimanali delle segnalazioni presentate dalle autorità nazionali che partecipano al sistema. Ogni settimana vengono registrate e pubblicate sul sito web circa 50 segnalazioni. Chiunque può consultare le notifiche nel sistema e i consumatori e le imprese possono anche ricevere in modo personalizzato le segnalazioni in base alle proprie esigenze e preferenze e condividerle mediante i social media.
ALLEGATO
Il caso del telefono cellulare Samsung Galaxy Note 7: un esempio di buona pratica
Il prodotto aveva una batteria pericolosa che si surriscaldava ed "esplodeva" provocando gravi ustioni ai consumatori. Le autorità del Regno Unito hanno notificato mediante il sistema di allarme rapido le misure adottate per richiamare il prodotto e bloccarne la vendita. Ciò ha condotto a uno scambio di informazioni all'interno del sistema a proposito del numero di apparecchi individuati, delle misure adottate, degli operatori economici interessati e del numero di incidenti segnalati. Benché le autorità non avessero segnalato incidenti, si è determinato che il prodotto presentava un elevato rischio di ustioni.

Fonte: europa.eu

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