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giovedì 24 dicembre 2009

Turismo sostenibile

Turismo sostenibile

Si riferisce al trittico dello sviluppo sostenibile:

turismo responsabile tollerabile a lungo termine dal punto di vista ecologico

turismo responsabile realizzabile sul piano economico

turismo responsabile equo sul piano economico e sociale per le popolazioni locali

questa definizione è molto generale e applicabile a qualsiasi forma di turismo, in Italia o all'estero, nei paesi del sud o del nord .

Il principio di turismo sostenibile è stato definito nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT): “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”.

Il concetto si rifà alla definizione più generale di sviluppo sostenibile data dalla WCED (World Commission on Environment and Development) nel Rapporto Brundtland nel 1987: ”Lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”.

Altre definizioni di turismo sostenibile :
“Lo sviluppo turistico sostenibile soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni di accoglienza, tutelando nel contempo e migliorando le prospettive per il futuro. Esso deve integrare la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte, mantenendo allo stesso tempo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e i sistemi viventi”.
World Tourism & Travel Council Organizzazione Mondiale del Turismo/Consiglio della Terra, 1996 “Il turismo sostenibile è un turismo, con associate infrastrutture che, ora e nel futuro,

turismo responsabile opera entro le capacità naturali per la rigenerazione e la produttività futura delle risorse naturali;

turismo responsabile riconosce il contributo all’esperienza turistica di popolazioni, comunità, costumi e stili di vita;

turismo responsabile accetta che le popolazioni debbano avere un’equa distribuzione dei benefici economici del turismo;

turismo responsabile è guidato dalle aspirazioni delle popolazioni locali e delle comunità dell’area ospite”



W.W.F. “Un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi valori quali-quantitativi. Cioè suscettibile di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno”.

Le caratteristiche principali del turismo sostenibile
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DUREVOLE: non si basa sulla crescita a breve termine della domanda ma sugli effetti a mediolungo termine del modello turistico adottato, cercando di mettere in armonia la crescita economica e la conservazione dell’ambiente e dell’identità locale, fattori che costituiscono il principio attivo dello sviluppo turistico nel tempo.
DIMENSIONATO E RISPETTOSO DELL’AMBIENTE: dimensionato nel tempo, per ridurre gli effetti legati alla stagionalità, e nello spazio, individuando la capacità d’accoglienza del territorio e limitando l’affluenza dei turisti in funzione delle caratteristiche fisiche dei luoghi. Si definisce così una soglia dei visitatori atta a garantire la conservazione degli spazi e la qualità dell’esperienza turistica. INTEGRATO E DIVERSIFICATO: l’offerta turistica deve essere il risultato naturale delle risorse locali: il patrimonio architettonico, le feste tradizionali, la gastronomia, i rapporti con il mare, con il deserto… il turismo non può essere un elemento estraneo all’identità del luogo ma un elemento integrato alla ricchezza culturale ed economica dello stesso. In questo senso la “monocultura turistica” deve essere sostituita con dei modelli diversificati in cui il turismo occupi una parte importante della struttura economica. Inoltre, il modello turistico sostenibile è aperto al territorio circostante in modo che gli spazi naturali delle località vicine facciano parte della medesima offerta turistica. La diversità urbana, paesaggistica e naturale dell’insieme rafforza, infatti, l’attrattiva dell’offerta. PIANIFICATO: implica un’analisi attenta delle condizioni presenti e delle prospettive future, unite alla presa in considerazione al momento della decisione delle diverse variabili che intervengono nel processo turistico.
ECONOMICAMENTE VITALE: si propone quale modello alternativo che non rinuncia alla vitalità economica e alla ricerca del benessere della comunità locale. Non si pone come priorità la crescita rapida dei redditi turistici, ma la natura e la vitalità nel tempo degli investimenti.
PARTECIPATO: in quanto tutti i soggetti devono essere coinvolti nei processi decisionali riguardanti lo sviluppo del territorio e collaborare alla realizzazione.

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