Buoni pasto elettronici: nel disegno di legge di bilancio 2026 la soglia di esenzione sale a 10 euro
Il disegno di legge di bilancio per il 2026 introduce una misura di particolare rilievo per il mondo del lavoro: l’innalzamento della soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici da 8 a 10 euro giornalieri, a decorrere dal 1° gennaio 2026.
L’intervento si colloca in un quadro economico complesso, nel quale il Governo mira a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e a sostenere la coesione sociale, coniugando tali obiettivi con la necessaria sostenibilità della finanza pubblica.Dal punto di vista tecnico, la modifica interviene sull’articolo 51, comma 2, lettera c) del TUIR, innalzando il limite di non concorrenza al reddito di lavoro dipendente per i buoni pasto elettronici.
In termini pratici, ciò significa che il valore dei ticket elettronici fino a 10 euro non sarà soggetto a imposizione fiscale né contributiva.
Si tratta di una misura che, pur nella sua apparente semplicità, genera un impatto economico rilevante, aumentando il reddito disponibile dei lavoratori e sostenendo una filiera che genera valore pari allo 0,75% del PIL nazionale.
Un intervento, dunque, non solo fiscale ma strategico, capace di coniugare benessere dei lavoratori e sostegno ai consumi interni, inserendosi in una più ampia visione di crescita economica equilibrata e socialmente sostenibile.

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