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Comprendere il mondo della politica costa fatica e sacrificio. Attuare una strategia programmatica non è facile, però c'è chi ci riesce poichè insegue i propri fini e questo è un loro problema, punto. E' vero che in ambito locale la collaborazione deve farla da padrone. Questo è fare politica. Poi andando per esempi: "congetture nel senso buono e sproloqui dialettali sempre nel senso buono secondo me entrerebbero più forte nella mente di coloro i quali non afferrano e, anche in queste conversazioni, darebbero quell'aroma in più. Iniziamo dal nostro dialetto per esempio che è la politica più vicina a noi. Poi c'è il Servizio alla comunità il quale inizia e continua anche dopo le elezioni! ESCLAMATIVO!, questo è il punto su cui un pò tutti si soffermano, perchè è di questo che si parla sottovoce. In questi discorsi sento l'eco di quei M..... CHISSU UN CAPISCI NENTI... ecc...ecc... In queste conversazioni annuso un forte astio, un sentore acerbo, amerezza - SI AVISSIMO U TASTO RA LUPARA, CIOE' "SPARA" AL POSTO DI "MI PIACE" SAREMO TUTTI MORTI . Qui mi fermo perchè sprecare ancora parole sarebbe inutile alle coscienze di tutti noi a noi giovani jatini, di s.g. jato e di san cipirello, quelli più sensibili per dirla breve. Qui è vero che si parla di proporre idee che sul lato della cultura "muovono i giovani" ma è anche vero che si urta contro un muro di "Ipocrisia" CA NNI MANCIA LI VUREDDA. Intendo quello riferito O TRAVAGLIO CA UN C'E'. E qui sembriamo lupi quando in realtà dobbiamo essere agnelli "fratelli". E la collaborazione dovrebbe farla da padrone. E' vero che sappiamo muoverci nel nostro piccolo, con il nostro lavoro, QUANNU C'E', con i nostri studi, con le nostre conoscenze. Anche questo è fare politica. Muoviamoci uniti NON NCUCCHIATI, qui leggo Giovani Jatini e si deve eludere ogni sorta di accanimento contro ogni altro. In pratica dobbiamo vincere i "falsi politici" quelli che MODELLANO LA PALLA PRIMA DI ESSERE SPARATA E AL MOMENTO IN CUI SALGONO SUL CARRO DEL VINCITORE ABBANDONANO LE "PALLE" LONTANO D
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Un giorno saremo uniti nelle nostre idee fratelli e sorelle di San Giuseppe Jato e San Cipirello, ci uniranno gli stessi principi gli stessi ideali le stesse emozioni, i due paesi si fonderanno e si chiameranno insieme Valle dello Jato e tutti noi giovani ci racconteremo in futuro di questi passi fatti per raggiungere questo sogno. Faremo del nostro paese un simbolo e con la sua bellezza culturale e archeologica la nostra attrazione principale.
Ottimo articolo Giacomo e ottima considerazione "dialettale" politica. La forza locale parte dai cittadini che si impegnano direttamente cercando di migliore la condizione di tutti i suoi paesani.Spero che a San Giuseppe Jato inizi a cambiare qualcosa.
RispondiEliminaSperiamo in una classe dirigente migliore, la speranza che San Giuseppe Jato e San Cipirello decollino è nelle nostre teste più avanti che mai. Ho visto che hai una conoscenza del settore politico abbastanza ferrata. Perchè Giacomo non ti candidi come sindaco di San Giuseppe Jato alle prossime elezioni comunali. Potresti far meglio ti quatrro scanazzati al consiglio che credono di sapere ma in realtà non sanno niente.
RispondiEliminaIl sindaco Giacomo. Devi fare il sindaco. Non c'è altra soluzione per il paese. ci su troppi addumisciuti.
RispondiEliminaGrazie infinite per la fiducia. Non so chi sei però grazie. La prossima volta fatevi riconoscere. Buona giornata a tutti.
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