Crisi? Recessione? Le Aziende stanno licenziando? E allora cosa possiamo fare quando finalmente arriviamo a preparare il fatidico colloquio in Azienda?
Che questo 2010, non sia stato il massimo questo si era capito: ma sempre di più giunge da più parti l’allarme per la recessione che attanaglierà tutto il mondo del lavoro soprattutto anche nel 2010. L’impressione generale è che vi sia molta paura da parte delle Aziende. Da qui nasce un’esigenza di contenimento dei costi: da più parti si sente parlare di licenziamenti, di dimissioni incentivate, di cassa integrazione, etc. E allora che cosa si può fare, dopo che ci siamo candidati e l’Azienda ci convoca per il fatidico colloquio?
Di ricette magiche non esistono!
Da sempre, il colloquio in Azienda è “il momento topico” in cui noi siamo chiamati a confrontarci sul piano delle competenze, della nostra storia personale e professionale: diventa quindi fondamentale giocarsi al meglio questo match ball a nostro favore.
Semplicemente non abbiamo una seconda chance per lasciare una buona prima impressione.
Preparati Prima
“Come conosce la nostra Azienda?” è la prima – immancabile – domanda a trabocchetto: andare a leggere il sito web (sedi, fatturato, mission, etc.) o farsi almeno un’idea del business, aiuta parecchio in fase preliminare.
Vestiti in modo adeguato
Un venditore non si presenta mai senza cravatta, ma se ti candidi per la posizione di geometra di cantiere, non presentarti con il gessato: daresti l’impressione di non volerti sporcare le mani. L’abito non fa il monaco: in ogni caso evitare uno stile troppo casual o sportivo.
Arriva puntuale
Data, ora, destinazione: vanno sempre annotati! E’ importante sapere il nome del referente per la selezione in corso. La puntualità è d’oro. Meglio arrivare in anticipo di qualche minuto in modo da poter familiarizzare con l’ambiente circostante. E’ un’ottima occasione per concentrarsi!
Cellulare
Va rigorosamente spento, e non con la vibrazione. Chiuderlo prima di entrare al colloquio. Non dimenticarlo, mai aperto!
Saluta come si deve
Appena si entra, si saluta con una bella stretta di mano, e un sorriso naturale (s’intende). Se il colloquio si svolge con una donna, ci si siede solo dopo di lei. Se in qualsiasi momento ci viene proposto di abbandonare il “lei”, si risponde “volentieri”. Mai prendere per primi, l’iniziativa.
Postura
Una postura comoda, aiuta a tenere un tono di voce emotivamente stabile: evitiamo di appoggiare i gomiti sulla scrivania, di dondolare sulla sedia o di sprofondarci.
Tieni vivo l’interesse
Rispondi alle domande in modo circostanziato, portando esempi concreti: è fondamentale preparare una scaletta delle proprie esperienze professionali, partendo dalla più recente fino ad arrivare alla più remota. E’ importante rispondere con chiarezza a tutte le domande che ti saranno poste: è meglio andare nei dettagli solo se esplicitamente richiesto.
Pensa al futuro
Alla fatidica domanda “Come ti vedi fra dieci anni?”, rispondi citando una posizione di un paio di gradini superiore a quella per cui ti candidi. Il sogno di prenderti un anno sabbatico, oppure di andare a vivere su una palafitta in Polinesia, lasciamoli per quando andiamo al bar!
Fai domande
Se hai delle domande da porre oppure delle informazioni da approfondire in merito al lavoro che dovrai svolgere, alla R.A.L., alla sede etc., ponile pure. L’importante è chiedere tutto quello che riteniamo opportuno. Mai fare domande frivole.
Chiedi istruzioni
Il colloquio lo chiude il tuo referente. Di solito questa è la fase in cui si testa il tuo l’interesse: chiedi se devi attendere una comunicazione, oppure devi essere tu a richiamare entro qualche giorno. Evitare frasi del tipo “Allora mi assume?”.
Saluto finale
Saluta, ringrazia, e affermi l’interesse per l’eventuale offerta.
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