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martedì 30 ottobre 2012

Sicilia: L'astensionismo record e il M5S primo partito

Per la prima volta in Italia durante le elezioni regionali siciliane così importanti, ben il 52,57% degli aventi diritto ha disertato le urne. Il partito del non voto vince e l'affluenza definitiva è quella del 47,42% così che metà degli votanti ha deciso di non partecipare alle votazioni. La maggior parte dei cittadini siciliani che incontro, e che dichiaratamente non hanno votato, mi dicono di non essere andati a votare perchè essi non si sento rappresentati. Essi sono quelli che più "risentono" dei sacrifici del governo Monti, dell'alta tassazione fiscale, sono quelli che si sono arresi, si lamentano dei troppi inciuci e considerano il voto non come un'arma democratica ma come una “presa in giro perchè tanto le cose qua non cambieranno mai”.
L'allontanamento degli elettori ha condizionato l'esito della consultazione, tanto in Sicilia quanto a Roma e credo lo si vedrà anche la prossima primavera.
Il candidato che ha vinto è Rosario Crocetta con 617.073 e il 30,50% delle preferenze di coalizione, ex sindaco di Gela, dichiaratamente gay e da sempre in prima linea nella lotta alla mafia. Lo stesso afferma: "sono condannato a morte dalla mafia". Lo stesso si è rivelato il cavallo vincente del Pd, che mai era stato così "competitivo", come ha detto lo stesso Bersani, in Sicilia, terra tradizionalmente di destra.
Rosario Crocetta oggi dovrà fare i conti con le alleanze dopo i festeggiamenti e le dichiarazioni ufficiali fatte ieri durante lo spoglio.
Il nuovo presidente della regione siciliana, dopo il governo Lombardo Mpa, ha già affermato di essere stato artefice di una vera svolta nella politica siciliana, ma la rottura col passato è ancora rappresentata dalle stesse persone (Pd e Udc) che appoggiavano già Lombardo e Cuffaro. Mentre il candidato Musumeci dà la colpa all'astensionismo e afferma: "ha vinto lo stesso governo precedente". Personalmente darei la colpa alla cattiva amministrazione della cosa pubblica sia siciliana sia nazionale, in questi anni, che ha raggiunto l'apice della sopportazione popolare. 
Tuttavia a fronte delle votazioni regionali in Sicilia festeggia Beppe Grillo, che lancia il suo candidato Cancelleri come una spina nel fianco dei partiti tradizionali. Il Movimento 5 Stelle guadagna un ottimo risultato 368.006 voti e il 18,2% delle preferenze, che prepara la strada per le politiche del 2013. Grazie alla possibilità del voto disgiunto, la compagine di Cancelleri è il primo partito rappresentato all'Ars, al palazzo dei Normanni a Palermo, con i suoi 15 rappresentanti portavoce, nonostante non abbia afferrato anche la poltrona della presidenza. 
Come dichiarato da Cancelleri si annuncia battaglia all'assemblea regionale siciliana: "Siamo una vecchia zitella acida, nessuna alleanza". e poi continua: "attueremo provvedimenti e approveremo gli stessi che riterremo giuste e buone per i cittadini siciliani". "Il primo riguarda quello della riduzione degli stipendi della casta di palazzo e la riduzione delle auto blu".

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