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martedì 29 ottobre 2013

Lampedusa simbolo della politica migratoria Europea.

Oggi mi sentirei di ripetere le stesse parole del presidente Martin Schulz: “Lampedusa è diventata il simbolo della politica migratoria europea”, mentre lo diceva ai leader degli Stati membri in apertura del Consiglio di ottobre del 24-25 ottobre, a Bruxelles. “Questa tragedia dovrebbe anche diventare un punto di svolta per questa politica”. Il Presidente ha chiesto un maggiore sostegno verso i paesi del Mediterraneo che ricevono i migranti irregolari, una maggiore cooperazione e solidarietà.
“Almeno 20.000 persone sono morte negli ultimi 20 anni nel tentativo di raggiungere le coste europee. Non possiamo permettere che ne muoiano ancora”, ha dichiarato il presidente Schulz.
Il Presidente ha inoltre espresso la “delusione” del Parlamento per il fallimento degli Stati membri nel gestire il flusso e riflusso dei migranti in modo umano ed efficace.
“Dobbiamo sostenere gli stati mediterranei che accolgono i profughi e organizzare un'equa ripartizione tra gli Stati membri. Questa è la solidarietà europea e questo è ciò che deve essere nella nostra agenda odierna" ha insistito il presidente. In aggiunta, ha fatto notare come solo pochi giorni dopo la tra-gedia di Lampedusa, la politica migratoria è stata relegata ad uno degli ultimi punti dell'agenda del vertice.
Lo stesso Parlamento europeo, durante la seconda plenaria di ottobre, ha chiesto uno sforzo di coordinamento all'interno dell'UE. Gli europarlamentari hanno invitato gli Stati membri ad una maggiore solidarietà nella gestione della politica migratoria in Europa.
Riguardo alla tragedia di Lampedusa Barroso ha rassicurato: "Ho chiesto una risposta forte da parte dell'Unione europea per rafforzare le operazioni di ricerca e soccorso, salvare vite umane e aiutare gli Stati membri più esposti al problema, lavorando con i paesi d'origine in modo da poter gestire i flussi migratori."
Proseguendo con i temi affrontati al consiglio si è proseguito discutentendo degli investimenti nell’economia digitale e più fondi per le piccole e medie imprese. Queste le conclusioni alle quali sono giunti i leader UE al termine del Consiglio europeo. Le conclusioni sono in linea con quanto ribadito dal Presidente Barroso durante i due giorni di vertice. Barroso: investire sul digitale per rilanciare l'economia
"L'Europa è sempre stata leader mondiale nel settore dell'economia digitale e della tecnologia dell'informazione, ma ha perso terreno rispetto ai principali concorrenti." È quanto ha sostenuto il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso esortando gli Stati membri a intervenire urgentemente con investimenti in questo settore per rilanciare la competitività.
Sulla situazione economica, Barroso ritiene che vi siano motivi per essere "cautamente ottimisti, ma la ripresa è ancora fragile". Ha aggiunto inoltre che nella zona euro abbiamo assistito a un ritorno alla crescita positiva nel secon-do trimestre dell'anno, ma occorre mantenere la rotta sul consolidamento fiscale e le riforme strutturali con investimenti mirati.
Le conclusioni del Consiglio europeo 2013.
Di seguito le conclusioni alle quali sono giunti i leader dell’Unione europea durante il Consiglio.
"Anche se sono visibili segnali di ripresa economica, l'Unione europea deve proseguire gli sforzi per aumentare il potenziale di crescita, favorire la creazione di posti di lavoro e accrescere la competitività europea. Oggi il Consiglio europeo si è concentrato sull'economia digitale, l'innovazione e i servizi, settori che hanno un particolare poten-ziale di crescita e occupazione che deve essere mobilitato rapidamente. Il Consiglio europeo ha fornito orientamenti concreti per sfruttare al massimo il potenziale esistente e ha preso in esame anche vari settori di intervento di carattere economico e sociale. Nel prendere atto dello stato di attuazione delle iniziative adottate a giugno nella lotta contro la disoccupazione giovanile e del finanziamento dell'economia, soprattutto delle piccole e medie imprese, ha concordato una serie di misure supplementari impri-mendo nuovo slancio al miglioramento della regolamentazione.
Il Consiglio europeo ha quindi svolto un dibattito approfondito sul completamento dell'Unione economica e monetaria, concentrandosi in particolare sul coordinamento rafforzato delle politiche economiche, sul rafforzamento della dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria e sul completamento dell'Unione bancaria. Come deciso a giugno, il Consiglio europeo tornerà su tutti questi temi nel prossimo dicembre, quando verranno varate decisioni in materia.
Il Consiglio europeo ha inoltre sottolineato il proprio interesse verso il vertice del partenariato orientale, che si svolgerà a Vilnius il 28 e 29 novembre 2013 ed ha espresso profonda tristezza per i tragici eventi avvenuti di recente nel Mediterraneo, costati la vita a centinaia di persone, decidendo di intensificare l'azione dell'Unione in modo da impedire che simili tragedie si ripetano.
Va sottolineata anche la decisione del Consiglio Europeo di attuare in maniera ottimale i finanziamenti per le piccole e medie im-prese attraverso i fondi strutturali e gli investimenti sfruttando i prestiti della Banca Europea.
Altro tema sensibile è stato quello della lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani.

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