La mia critica è proprio al fatto che la politica si sia polarizzata in schieramenti rigidi che non tengono conto delle singole idee. Il mio obiettivo non è formare un'alleanza di comodo, ma promuovere un dibattito basato sui contenuti, non sulle etichette. La mia nostalgia per il "MoVimento delle origini" non è per le figure politiche del passato, ma per l'idea originale di superare gli schieramenti destra-sinistra. L'idea di un movimento civico e non partitico che si batteva per la trasparenza, la partecipazione e la lotta agli sprechi. Questo spirito è stato tradito dal posizionamento ideologico e dall'ingresso in coalizioni precostituite.
Ho grande rispetto per tutti gli attivisti, vecchi e nuovi. Ma ciò non mi impedisce di criticare la direzione che ha preso il Movimento. Mi rammarico che il MoVimento abbia sacrificato la sua vocazione originaria per una collocazione partitica.
Quando parlo di un linguaggio politico più pulito e moderato, non intendo censurare il dissenso. Al contrario, voglio che il dissenso sia espresso in modo costruttivo e rispettoso. La mia idea è che si possa non essere d'accordo senza insultarsi o denigrare l'avversario. Il mio invito è a guardare oltre le etichette, sono una persona che vuole riportare la politica a un livello più alto, dove le idee contano più delle alleanze.
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