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mercoledì 15 novembre 2017

Acquisti online: il Parlamento rafforza la tutela dei consumatori

Il Parlamento europeo ha varato nuove norme per tutelare i consumatori europei quando effettuano acquisti online.

Il Parlamento ha approvato martedì in via definitiva le nuove regole UE che tutelano in maniera più efficace i consumatori da truffe sugli acquisti effettuati online. Le autorità nazionali disporranno di maggiori poteri per individuare e fermare le violazioni delle leggi a tutela dei consumatori che avvengono online, nel quadro del rinnovato regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC).

Le nuove norme mirano a colmare alcune lacune giuridiche e le difficoltà che derivano da 28 sistemi nazionali diversi.

Le autorità nazionali potranno:

·         imporre sanzioni, come ammende o penalità di mora,

·         informare i consumatori su come ottenere un risarcimento,

·         richiedere informazioni ai gestori di registri di domini e alle banche per identificare i commercianti disonesti,

·         acquistare beni o servizi per testare il rispetto delle norme da parte dei siti web, anche sotto copertura ("mystery shopping"),

·         imporre la visualizzazione di un'avvertenza rivolta ai consumatori o ordinare al provider di rimuovere il contenuto digitale o di limitare l’accesso allo stesso, nel caso non ci siano altri mezzi efficaci per fermare una pratica illegale.

La Commissione europea coordinerà le azioni nei casi in cui un'infrazione abbia arrecato, arrechi o rischi di arrecare un danno agli interessi collettivi dei consumatori in almeno due terzi degli Stati membri, che insieme rappresentano almeno i due terzi della popolazione dell'Unione.

Una delle richieste principali del Parlamento durante i negoziati con il Consiglio è stata quella di coinvolgere di più le organizzazioni dei consumatori. Queste svolgeranno un ruolo proattivo, segnalando le presunte infrazioni, poiché potrebbero venirne a conoscenza prima delle autorità ("segnalazioni esterne").

La relatrice Olga Sehnalová ha dichiarato: "Le nuove regole rafforzeranno e miglioreranno la cooperazione tra chi si occupa di tutela dei consumatori, in modo che si possa controllare più facilmente il rispetto delle leggi e affrontare le infrazioni transfrontaliere. Le autorità nazionali, la Commissione e le organizzazioni dei consumatori, lavorando insieme, creeranno un meccanismo efficace per combattere i commercianti disonesti sia online sia offline e per proteggere i diritti dei consumatori nel mercato unico".

Il testo, approvato dal Parlamento con 591 voti favorevoli, 80 voti contrari e 15 astensioni, sarà presto approvato formalmente anche dai Ministri UE. Il regolamento si applicherà 24 mesi dopo la sua entrata in vigore.

Una verifica effettuata nel 2014 ha rivelato che il 37% dei siti web per l’acquisto o la prenotazione online di viaggi, intrattenimento, abbigliamento, beni elettronici e servizi di credito violavano la legislazione UE per la protezione dei consumatori.

Alcuni esempi di pratiche che, grazie alle nuove regole UE, dovrebbero essere affrontate in maniera più efficace rispetto al passato:

·         una promozione transfrontaliera di breve durata da parte di una compagnia aerea che successivamente ha annullato i biglietti scontati,

·         un abbonamento a lungo termine nascosto dietro un'offerta per cercare di vincere un telefono a 1€,

·         un venditore online che non consegna i mobili di design che dichiara di vendere e che ha cambiato sede 4 volte in 3 anni

·         reclami relativi ai prezzi di noleggio delle auto presentati ai Centri Europei dei Consumatori, dai quali risulta che i consumatori sono discriminati in base al paese d'origine.

Stay tuned.

venerdì 28 aprile 2017

Prenotazione di vacanze online ingannevoli: La Commissione Europea interviene.

Bruxelles - In un'epoca in cui prende sempre più piede l'abitudine di prenotare alberghi e voli online, i consumatori si trovano ad affrontare crescenti difficoltà legate ai servizi di viaggio online che, secondo i centri europei dei consumatori, figurano ormai tra le più frequenti cause di reclamo da parte dei consumatori.
Nell'ottobre 2016 la Commissione europea e le autorità dell'UE preposte alla tutela dei consumatori hanno avviato una verifica coordinata di 352 siti web di confronto prezzi e prenotazione viaggi in tutta l'UE. Ne è emerso che i prezzi di 235 siti, ossia due terzi dei siti controllati, non erano affidabili. Ad esempio, costi supplementari venivano aggiunti in una fase conclusiva della procedura di prenotazione senza informare chiaramente il consumatore oppure i prezzi promozionali non corrispondevano a servizi disponibili.
Le autorità hanno invitato i siti web in questione ad allineare le loro pratiche alla normativa dell'UE in materia di protezione dei consumatori, che impone loro di garantire la piena trasparenza dei prezzi e di presentare chiaramente le offerte in una fase iniziale della procedura di prenotazione.
Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: "Internet offre ai consumatori una miriade di informazioni per preparare, confrontare e prenotare le proprie vacanze. Tuttavia, se le valutazioni contenute nei siti di confronto non sono imparziali o se i prezzi non sono trasparenti, tali siti traggono in inganno i consumatori. Le società interessate devono rispettare le norme europee in materia di protezione dei consumatori proprio come farebbe un agente di viaggio. Le autorità preposte alla tutela dei consumatori esigeranno che i siti web risolvano tali problemi. I consumatori hanno diritto alla medesima protezione online e offline."
Principali conclusioni
  • Il prezzo che credete di pagare è quello che pagherete realmente? In un terzo dei casi il prezzo indicato all'inizio non corrisponde a quello finale.
  • Si tratta davvero di un'offerta o è soltanto uno specchietto per le allodole? In un quinto dei casi le offerte promozionali non erano realmente disponibili.
  • Confusione o prezzi poco chiari? In quasi un terzo dei casi il prezzo totale o le sue modalità di calcolo non erano chiari.
  • Ultima stanza dell'albergo a prezzo convenientissimo o semplicemente ultima stanza a prezzo promozionale sul sito web? In un caso su quattro i siti web non precisavano che le dichiarazioni di disponibilità limitata (ad esempio "ultime due", "disponibilità limitata ad oggi") riguardavano unicamente i siti in questione.
Prossime tappe
La rete di cooperazione per la tutela dei consumatori contatterà i 235 siti web che presentano irregolarità e li inviterà a porvi rimedio. In caso di mancato rispetto delle norme, le autorità nazionali potranno avviare procedimenti amministrativi o giudiziari, direttamente o attraverso i tribunali nazionali in funzione del diritto nazionale applicabile.
Contesto
Un'indagine a tappeto su scala europea dei siti web ("sweep") consiste in una serie di controlli effettuati contemporaneamente in diversi paesi dalle autorità preposte alla tutela dei consumatori. Tali controlli permettono di verificare se la normativa europea in materia di protezione dei consumatori sia rispettata. Se i controlli evidenziano una violazione di tale normativa, le autorità competenti contattano le società interessate e le invitano a prendere misure correttive. Finora, sono state realizzate indagini a tappeto riguardanti: le compagnie aeree (2007), i contenuti mobili (2008), i prodotti elettronici (2009), i biglietti online (2010), il credito al consumo (2011), i contenuti digitali (2012), i servizi di viaggio (2013), le garanzie sui prodotti elettronici (2014) e la direttiva sui diritti dei consumatori (2015).
Ogni anno la Commissione coordina il controllo dei siti web per un particolare settore, con l'aiuto della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori, che riunisce le autorità preposte alla tutela dei consumatori di 28 paesi (26 Stati membri dell'UE, Norvegia e Islanda). Spetta a tali autorità far rispettare l'applicazione nell'Unione europea della normativa UE in materia di protezione dei consumatori. 

Risultati del controllo dei siti web di confronto e prenotazione viaggi effettuato nel 2016 
Le autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori di 28 paesi (26 Stati membri dell'UE, Norvegia e Islanda) hanno controllato complessivamente 352 siti web che confrontano offerte e prezzi, soprattutto nel settore dei viaggi.
Il 23,6% di essi confrontava i prezzi delle stanze, il 21,3% i prezzi dei biglietti (di aerei, navi, treni, autobus) e il 5,1% i prezzi di noleggio auto;
il 44,6% offriva un confronto combinato di prodotti e servizi (biglietti, alloggio, trasporto, pacchetti vacanze, ecc.).
Il controllo ha rivelato una serie di irregolarità negli strumenti di confronto online. Le principali di esse riguardavano il prezzo e le sue modalità di calcolo e di presentazione:
  • nel 32,1% dei casi, il prezzo indicato sulla pagina del confronto non corrispondeva a quello riportato alla fine sulla pagina della prenotazione;
  • sul 30,1% dei siti non erano chiari il prezzo totale (tasse comprese) o le modalità di calcolo;
  • il 20,7% dei siti presentava prezzi speciali che però non apparivano più come tali sulla pagina di prenotazione effettiva;
  • il 25,9% dei siti dava l'impressione che certe offerte avessero disponibilità limitata (ad esempio "ultime due", "disponibilità limitata ad oggi"), senza però specificare che la disponibilità limitata riguardava unicamente il sito in questione.
Le altre irregolarità constatate dalle autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori riguardavano:
  • l'identità del fornitore dello strumento di confronto: il 22,7% forniva solamente informazioni limitate (ad esempio, nome e indirizzo), mentre il 4% non forniva alcuna informazione;
  • il processo di valutazione da parte degli utenti: il 21,3% dei siti presentava le valutazioni dei consumatori in modo poco chiaro e trasparente (e/o conteneva elementi che potevano metterne in dubbio la veridicità);
  • gli elementi oggetto del confronto: il 10,5% dei siti non forniva informazioni rilevanti essenziali ai fini del confronto.
La questione che presentava meno problemi era la presentazione di pubblicità e marketing: solo il 2,8% dei siti conteneva questo tipo di irregolarità.


Fonte: Europa.eu

giovedì 29 dicembre 2016

Se lo vedi in Tv non è detto che sia vero! M...Soluzioni per dormire?

Vi voglio parlare di un argomento poco chiaro, per chi come me cerca costantemente di non essere preso in giro è un vero enigma. In specifico vi voglio parlare di uno spot pubblicitario: dell'offerta a basso prezzo del materasso che ho visto, come tutti, in “TV” e che mi interessava comprare.

La necessità di dormire senza svegliarsi con il mal di schiena, credo che sia un bene "universale", come il fuoco e l'acqua. Per questo motivo, dato che si tratta di un tema “sociale”, ho pensato perché non cercare di capire se quello che mi propongono in tv sia tutto vero?
E poi c'era anche la necessità di acquistare un materasso matrimoniale.
Partiamo da una domanda semplice, semplice, che cosa vedo innanzitutto in tv?
Ecco, Questo!

Mia moglie mi aveva già avvisato dello "specchietto per le allodole" che mettono in bella vista nello spot in Tv. Poi dato che la curiosità è Blogger, e io lo sono, ho fatto un giro su internet per capire se c'era stato già qualcuno che aveva ricevuto il consulente in casa.
Qualcuno, leggevo, spiegava le proprie ragioni sul prodotto, in questo caso il materasso, in maniera generica, altri invece diversamente generico.
Mentre nel solito tran tran dei forum su internet, mi sono imbattuto in critiche molto pesanti verso questa azienda.
Internet in alcuni casi "è una giungla" di commenti e di cose scritte caoticamente, e in alcuni casi, oltremodo ho voluto insistere con la ricerca e la scoperta del "vero" prezzo.
Visto che anche io avevo il sospetto di qualcosa ho deciso di affrontare la cosa e capire e vi dirò a breve che cosa è successo.
Imperterrito dopo tutti i forum e recensioni a sfavore dell'azienda mi sono imbattuto nella chiamata al numero verde “sovra impressione”.
E così è stato ho preso l'appuntamento. Lo slogan è sempre lo stesso, “Materassi a basso prezzo per M::::::::::“...soluzioni per dormire"...
Parliamo della mia necessità di acquistare il prodotto, essendo anch'io un consumatore? Il mio desiderio era di acquistare un materasso in lattice classico 160 x 190 di 20 cm circa, a un prezzo vantaggioso.
Poi mi sono imbattuto in questa immagine, non vi sembra che c'è qualcosa che non va? Vi sembra spesso 20 cm?
E' la solita pubblicità ingannevole? Andiamo avanti e vi spiegherò il mio disappunto.

Ho preso l'appuntamento e il consulente o chi per lui mi ha avvisato il giorno prima della visita.
Il giorno era arrivato e l'ora pure. Il consulente il giorno della visita ha ritardato circa un'ora e venti minuti. Mi ha anche chiamato scusandosi. Bene pensavo, sai, può capitare a tutti di ritardare quando si è per strada. Comunque sia, il consulente molto gentilmente è arrivato.
Abbiamo iniziato il momento" conoscenza personale" e abbiamo iniziato a parlare del più e del meno.
E soprattutto dei benefici del materasso e dei suoi effetti.
Dopo tre quarti d'ora di chiacchiere all''inglese davanti un buon tè, ho fatto presente al venditore che mi interessava sapere il prezzo prima di proseguire.
E innanzitutto se il prodotto che avevo visto in tv era lo stesso?
A questa domanda mi è stato risposto in modo molto vago.
Mi ha anche risposto che negli spot pubblicitari, soprattutto dove è presente il presentatore di Furore, le cose appaiono molto ingigantite.
Ma và! Pensavo.
A questo punto il consulente prosegue con la sfilza di certificati che, ovviamente, hanno solo loro, di cose che, ovviamente, fanno solo loro e di tutte quelle cose che sai essere solo tiritere di vendita. 
Io gli chiedo di essere più conciso poiché avevo capito il gioco, era già passata un'ora e mezza. 
Ecco che inizia la sfilata di materassini prova sul mio tavolo. 
Da dove si inizia? dal materasso della pubblicità in questione.
No, ho subito pensato! Non mi dire che...
Ho iniziato a toccare il materiale, e a chiedermi, e a chiedergli qualcosa sulla qualità.
Lui ci continuava a dire che la qualità si paga. E io continuavo a sorridere.
Il bravo venditore aveva iniziato la sfilata di "nomi spaziali".
Dopo mi ha portato a un tipo di materassino di prova più spesso.
E per ultimo, il più simile a quello che avevo visto in tv per spessore.
Il materassino di prova era alto circa 20 cm ed avevano a disposizione anche la mia misura standard. Avevo intuito dai discorsi che mi accennava il venditore, che non avrei mai pagato la cifra di 249 Euro + le doghe, come ho visto in "sovra impressione".
In soldoni, a quanto ammontava il prezzo dell'ultimo materassino di prova, con l'offerta "speciale" in regalo le doghe?
Il venditore lo ha scritto su un foglio segna appunti e lì gli è rimasto scritto!

A quel prezzo potrei comprarmi quattro materassi Ikea a 500 euro al pezzo.
Io chiedo il perché di questa tattica di vendita e soprattutto la presa per i fondelli
Non parliamo della perdita di tempo per me e per lui e per tutti.

Perché quello che ho visto in tv non è quello che dovrei toccare con mano?

Caro venditore, hai perso quasi due ore del tuo lavoro e io ti avevo chiesto quanto prima se c'era il trucco.

Lui se ne è andato via di casa, a mani vuote, dispiaciuto del fatto che non avrei accettato la sua offerta. Io ho pensato che la sua proposta fosse quintuplicata abbastanza da mandarlo via!

D'altronde mia moglie mi aveva avvisato! Purtroppo aveva ragione. Viva le donne.

Chiedo alla Federconsumatori di Bologna di darmi una spiegazione per questi episodi di pubblicità ingannevole e di scarsa professionalità.

Può un consumatore essere "ingannato" dalla visione di un prodotto rispetto a quello che poi ti presentano materialmente a casa?

Vi auguro un buon acquisto a tutti soprattutto buon riposo.

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