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giovedì 29 dicembre 2016

Se lo vedi in Tv non è detto che sia vero! M...Soluzioni per dormire?

Vi voglio parlare di un argomento poco chiaro, per chi come me cerca costantemente di non essere preso in giro è un vero enigma. In specifico vi voglio parlare di uno spot pubblicitario: dell'offerta a basso prezzo del materasso che ho visto, come tutti, in “TV” e che mi interessava comprare.

La necessità di dormire senza svegliarsi con il mal di schiena, credo che sia un bene "universale", come il fuoco e l'acqua. Per questo motivo, dato che si tratta di un tema “sociale”, ho pensato perché non cercare di capire se quello che mi propongono in tv sia tutto vero?
E poi c'era anche la necessità di acquistare un materasso matrimoniale.
Partiamo da una domanda semplice, semplice, che cosa vedo innanzitutto in tv?
Ecco, Questo!

Mia moglie mi aveva già avvisato dello "specchietto per le allodole" che mettono in bella vista nello spot in Tv. Poi dato che la curiosità è Blogger, e io lo sono, ho fatto un giro su internet per capire se c'era stato già qualcuno che aveva ricevuto il consulente in casa.
Qualcuno, leggevo, spiegava le proprie ragioni sul prodotto, in questo caso il materasso, in maniera generica, altri invece diversamente generico.
Mentre nel solito tran tran dei forum su internet, mi sono imbattuto in critiche molto pesanti verso questa azienda.
Internet in alcuni casi "è una giungla" di commenti e di cose scritte caoticamente, e in alcuni casi, oltremodo ho voluto insistere con la ricerca e la scoperta del "vero" prezzo.
Visto che anche io avevo il sospetto di qualcosa ho deciso di affrontare la cosa e capire e vi dirò a breve che cosa è successo.
Imperterrito dopo tutti i forum e recensioni a sfavore dell'azienda mi sono imbattuto nella chiamata al numero verde “sovra impressione”.
E così è stato ho preso l'appuntamento. Lo slogan è sempre lo stesso, “Materassi a basso prezzo per M::::::::::“...soluzioni per dormire"...
Parliamo della mia necessità di acquistare il prodotto, essendo anch'io un consumatore? Il mio desiderio era di acquistare un materasso in lattice classico 160 x 190 di 20 cm circa, a un prezzo vantaggioso.
Poi mi sono imbattuto in questa immagine, non vi sembra che c'è qualcosa che non va? Vi sembra spesso 20 cm?
E' la solita pubblicità ingannevole? Andiamo avanti e vi spiegherò il mio disappunto.

Ho preso l'appuntamento e il consulente o chi per lui mi ha avvisato il giorno prima della visita.
Il giorno era arrivato e l'ora pure. Il consulente il giorno della visita ha ritardato circa un'ora e venti minuti. Mi ha anche chiamato scusandosi. Bene pensavo, sai, può capitare a tutti di ritardare quando si è per strada. Comunque sia, il consulente molto gentilmente è arrivato.
Abbiamo iniziato il momento" conoscenza personale" e abbiamo iniziato a parlare del più e del meno.
E soprattutto dei benefici del materasso e dei suoi effetti.
Dopo tre quarti d'ora di chiacchiere all''inglese davanti un buon tè, ho fatto presente al venditore che mi interessava sapere il prezzo prima di proseguire.
E innanzitutto se il prodotto che avevo visto in tv era lo stesso?
A questa domanda mi è stato risposto in modo molto vago.
Mi ha anche risposto che negli spot pubblicitari, soprattutto dove è presente il presentatore di Furore, le cose appaiono molto ingigantite.
Ma và! Pensavo.
A questo punto il consulente prosegue con la sfilza di certificati che, ovviamente, hanno solo loro, di cose che, ovviamente, fanno solo loro e di tutte quelle cose che sai essere solo tiritere di vendita. 
Io gli chiedo di essere più conciso poiché avevo capito il gioco, era già passata un'ora e mezza. 
Ecco che inizia la sfilata di materassini prova sul mio tavolo. 
Da dove si inizia? dal materasso della pubblicità in questione.
No, ho subito pensato! Non mi dire che...
Ho iniziato a toccare il materiale, e a chiedermi, e a chiedergli qualcosa sulla qualità.
Lui ci continuava a dire che la qualità si paga. E io continuavo a sorridere.
Il bravo venditore aveva iniziato la sfilata di "nomi spaziali".
Dopo mi ha portato a un tipo di materassino di prova più spesso.
E per ultimo, il più simile a quello che avevo visto in tv per spessore.
Il materassino di prova era alto circa 20 cm ed avevano a disposizione anche la mia misura standard. Avevo intuito dai discorsi che mi accennava il venditore, che non avrei mai pagato la cifra di 249 Euro + le doghe, come ho visto in "sovra impressione".
In soldoni, a quanto ammontava il prezzo dell'ultimo materassino di prova, con l'offerta "speciale" in regalo le doghe?
Il venditore lo ha scritto su un foglio segna appunti e lì gli è rimasto scritto!

A quel prezzo potrei comprarmi quattro materassi Ikea a 500 euro al pezzo.
Io chiedo il perché di questa tattica di vendita e soprattutto la presa per i fondelli
Non parliamo della perdita di tempo per me e per lui e per tutti.

Perché quello che ho visto in tv non è quello che dovrei toccare con mano?

Caro venditore, hai perso quasi due ore del tuo lavoro e io ti avevo chiesto quanto prima se c'era il trucco.

Lui se ne è andato via di casa, a mani vuote, dispiaciuto del fatto che non avrei accettato la sua offerta. Io ho pensato che la sua proposta fosse quintuplicata abbastanza da mandarlo via!

D'altronde mia moglie mi aveva avvisato! Purtroppo aveva ragione. Viva le donne.

Chiedo alla Federconsumatori di Bologna di darmi una spiegazione per questi episodi di pubblicità ingannevole e di scarsa professionalità.

Può un consumatore essere "ingannato" dalla visione di un prodotto rispetto a quello che poi ti presentano materialmente a casa?

Vi auguro un buon acquisto a tutti soprattutto buon riposo.

sabato 30 maggio 2015

La lista degli impresentabili servirà a qualcosa?

La lista dei candidati impresentabili, stilata dall'Antimafia, non ha niente a che vedere con gli affari della Giustizia. Qui c'è in atto un'interpretazione distorta e una presa di posizione dei partiti a dir poco "interessante" e da riconsiderare visto il "pasticcio" dei candidati alle regionali della Campania e Puglia. Renzi rischia di vedere eletto uno dei "suoi" in Campania cioè De Luca Vincenzo al quale pende un giudizio per il reato di concussione continuata, che risale al '98 e altri delitti quali abuso di ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere.
A parte questo "piccolo" errore, al centro del dibattito c'è il presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. La Bindi, come giusto che sia, espone il suo punto di vista dicendo che si applica solamente la legge Severino votata dagli stessi partiti.
La quale afferma: "Che cosa vogliono da me? E che c'entro io con la battaglia tra la minoranza interna del PD e Renzi? Queste sono tutte domande la cui risposta dovrà rispondere lo stesso partito "democratico". Tanto è vero che la sfida vedrà tanti cambi di passo e colpi di scena.
Chi ne ha subìto di più le conseguenze è il centro destra che arriva spaccato sia per quanto riguarda il caso Fitto, in Puglia, che ha lasciato Forza Italia, e spinta anche dal nuovo outsider "piglia tutto" Matteo Salvini. Il quale ha dimostrato coraggio, con varie presentazioni Tv e con ancora stampato sulle felpe il logo leghista: "Lega Nord" davanti a milioni di telespettatori. Lo stesso Salvini dovrebbe farsi voce anche di alcune liste create "per il sud".
Mentre il M5S sta in guardia, non demorde, e risulta fuori da ogni accusa di impresentabilità stilata dalla commissione Antimafia. La novità è che Grillo torna nella piazza di Genova con la stessa grinta dopo sette mesi di assenza con la candidata pentastellata Alice Salvatore, giovane ricercatrice universitaria la quale grida ad alta voce: "gli stiamo facendo una paura pazzesca".
Forse la paura ce l'hanno già avuta quelli che pochi giorni fa, al Nazareno hanno siglato un disegno di legge che "vorrebbe" escludere il movimento 5 stelle dalle scene politiche, perchè non ritenuta un soggetto politico. Vorrei sapere chi pensa che non lo sia?
Infine la questione di oggi vuole smuovere le coscienze, la questione morale sociale. E penso: ci sarà mai in Italia un'elezione politica regionale e/o nazionale dove i candidati vengono scelti dal popolo? Con la possibilità magari che gli stessi candidati non abbiano la fedina penale sporca?

lunedì 14 luglio 2014

REFIT: "Snellire e semplificare la legislazione EU"


La comunicazione adottata oggi dalla Commissione europea, dimostra che è in piena fase attuativa il programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT).
Pochi giorni prima del Consiglio europeo la Commissione dà nuovo slancio al programma dell'UE per una normativa intelligente. La comunicazione adottata oggi dimostra che è in piena fase attuativa il programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (REFIT) e che la legislazione dell’UE sta diventando più snella, più semplice e meno costosa. La Commissione rafforza inoltre la dinamica di una normativa intelligente con la presentazione di diverse nuove iniziative di semplificazione, di ritiro di proposte pendenti e di abrogazione della normativa vigente. La prima edizione di un quadro di valutazione annuale valuta i progressi compiuti in tutti i settori politici e per ogni singola iniziativa, anche da parte del Consiglio e del Parlamento.
"La Commissione sta ampliando il suo programma per una normativa intelligente. Il programma REFIT è importante per la cresci-ta economica e per l’occupazione in Europa." - ha dichiarato il Presidente della Commissione europea Barroso"Vogliamo semplifi-care la vita dei cittadini e delle imprese concentrando la legislazione dell’UE sugli aspetti che è meglio affrontare a livello europeo, rendendola al tempo stesso più snella, più semplice e meno costosa. Stiamo facendo notevoli progressi, ma i risultati non sono immediati. Per riuscire nell'impresa è necessario un impegno costante, una definizione chiara delle priorità e l'assunzione di re-sponsabilità da parte di tutte le istituzioni dell’UE e, soprattutto, degli Stati membri. È essenziale proseguire quest'opera nel corso della prossima legislatura.
Misure adottate della Commissione
La maggior parte delle proposte legislative di semplificazione e di riduzione degli oneri presentate nell'ottobre 2013 è già stata adottata o sta per essere adottata quest’anno. La Commissione ha formalmente approvato e pubblicato, previa consultazione del Parlamento e del Consiglio, 53 ritiri di proposte pendenti, comprese tutte le nove iniziative REFIT. Ha inoltre deciso di non presen-tare diverse proposte, ad esempio quelle in materia di salute e sicurezza sul lavoro per i parrucchieri. La Commissione sta prepa-rando, come previsto, l'abrogazione di alcune normative dell'UE vigenti e ha iniziato a lavorare sulle valutazioni e sui "check-up" in settori quali i rifiuti, la sicurezza e la salute dei lavoratori e i principi generali della legislazione alimentare.
Misure adottate dal Consiglio e dal Parlamento europeo
Da ottobre 2013 il legislatore (Parlamento e Consiglio) ha adottato una serie di importanti proposte di semplificazione e di riduzio-ne degli oneri, in particolare norme sul riconoscimento delle qualifiche professionali, sugli appalti e sul tachigrafo digitale.
Misure adottate dagli Stati membri
Secondo le stime, fino a un terzo degli oneri amministrativi connessi alla normativa UE scaturisce da misure nazionali di attuazio-ne. Gli Stati membri hanno quindi l'importante responsabilità non soltanto di dare attuazione tempestiva e integrale alla legislazio-ne dell'UE, ma anche di farlo nel modo meno oneroso. A tale proposito, spetta alle autorità degli Stati membri prendere in consi-derazione le possibilità di semplificazione offerte dalla legislazione dell'UE e garantire che quest'ultima sia applicata a livello na-zionale, regionale e locale nella maniera più efficace ed efficiente possibile.

Inoltre la Commissione ha annunciato nuovi interventi REFIT, elaborati sulla base anche dei commenti e dei sugerimenti al pro-gramma REFIT che la Commissione ha ricevuto a partire da ottobre 2013. Sulla base di questa analisi la Commissione ritiene che siano opportune in diversi settori nuove iniziative di semplificazione e di riduzione degli oneri, tra cui la semplificazione della legislazione dell’UE in materia di documenti d’identità e di viaggio, l'elaborazione di un nuovo impianto generale delle statistiche sulle imprese, l’estensione dello sportello unico dell’IVA a tutte le prestazioni di servizi ai privati, accompagnata dallo sviluppo di un portale web UE sull’IVA per informare le imprese sulle norme nazionali e dell’Unione in materia di IVA, nonché la codificazione della legislazione che stabilisce gli elenchi dei paesi terzi i cui cittadini sono soggetti agli obblighi in materia di visti.
La Commissione preparerà l'abrogazione della normativa in altri settori: l'etichettatura energetica, i prezzi e le condizioni di tra-sporto, la politica agricola comune e la standardizzazione delle notifiche in materia ambientale. Sta inoltre passando in rassegna l’acquis nei settori della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale, al fine di individuare gli atti che potrebbero essere abrogati in previsione della scadenza del periodo transitorio stabilito dai trattati.

La Commissione ritiene che ritirare le proposte il cui iter legislativo è in stallo sia una prassi di buona gestione legislativa, che consente un nuovo inizio o la ricerca di soluzioni alternative che permettano di conseguire gli obiettivi legislativi previsti. Un atten-to esame di tutte le proposte pendenti dinanzi al legislatore ha portato all’individuazione di altre proposte che dovrebbero essere ritirate in quanto superate o prive di sostegno da parte del colegislatore. Tra queste ultime si annoverano le proposte sui sistemi di indennizzo degli investitori, sulle lavoratrici gestanti, sui diritti per le misure di sicurezza dell’aviazione e su un fondo di risarci-mento dei danni dovuti all’inquinamento da idrocarburi. Si suggerirà altresì il ritiro della proposta, pendente dal 2007, di esentare le microimprese da alcune disposizioni in materia di igiene alimentare.

Soltanto con un impegno congiunto delle istituzioni europee, degli Stati membri e delle parti interessate del mondo imprenditoriale e della società civile è possibile raggiungere l'adeguatezza della regolamentazione, che dovrebbe essere prioritaria; è opportuno che tutte le istituzioni dell’UE valutino l’incidenza delle loro scelte politiche, sia nella fase di preparazione che nel corso dell'iter legislativo. Oggi una normativa intelligente è ancora costantemente ostacolata dalla mancanza di impegno e di responsabilità da parte delle altre istituzioni, degli Stati membri e delle parti interessate delle imprese e della società civile.

La Commissione sorveglierà le prassi attuative di queste e di tutte le altre azioni REFIT da parte degli Stati membri e riferirà dello stato di avanzamento nella prossima edizione del quadro di valutazione, prevista per il 2015. La Commissione continua a collabo-rare con gli Stati membri e con i soggetti interessati per produrre un maggior numero di dati affidabili sull’incidenza della normati-va dell'UE. I risultati di questo lavoro confluiranno nella prossima valutazione REFIT.

Fonte.


martedì 1 luglio 2014

"Al via il semestre italiano in Europa"

Si apre domani il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea.
Il nuovo Europarlamento uscito dalle elezioni del 25 maggio si insedierà a Strasburgo.
Dopodomani il premier Matteo Renzi presenterà in sessione plenaria il programma del semestre italiano. Dopo l'accordo su Juncker alla presidenza della Commissione Ue, alla presidenza dell'Europarlamento dovrebbe essere riconfermato il socialdemocratico tedesco Schulz.
“Il tema dell'Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l'Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza”, ha detto Renzi.

La nomina di Juncker, il successo del processo degli 'Spitzenkandidaten' per la presidenza della Commissione Ue, sono “un passo in avanti fondamentale per il parlamentarismo europeo” ed “un passo di cui dobbiamo essere fieri”.

Lo afferma Schulz, appena rieletto presidente dell'Europarlamento, aggiungendo che tale processo “porterà un enorme cambiamento nella democrazia europea”.

Tra le priorità di legislatura indica poi la lotta alla disoccupazione giovanile e le politiche per l'immigrazione “più umane”. Schulz ha quindi rimarcato che esiste “un'ampia maggioranza nel Parlamento Ue” in merito “alla flessibilità prevista dal Patto di stabilità”.

Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è stato rieletto alla prima votazione presidente dell'Europarlamento con 409 voti, ben superiori alla maggioranza necessaria.
111 le schede bianche e nulle. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto.

Schulz era stato presidente dell'Europarlamento negli ultimi due anni e mezzo della precedente legislatura. Gli altri candidati erano il conservatore britannico Karim a cui sono andati 101 voti, lo spagnolo Iglesias (51 voti) e l'austriaca Lunacek (Verdi) con 51 voti.

English version

The Social Democrat Martin Schulz was elected president of the European Parliament with 409 votes on 612 but expressed on a total of 751 deputies.

Supported by a large majority consisting of the EPP, S & D and Alde, Schulz scored 70 fewer votes than expected for defections occurred among both socialist (English Labour) that among the popular (Hungary's Orban).

Schulz, candidate for president of the European Commission for the S&D at the last consultation on 25 May, he could not beat the Conservatives and thus folded over leadership of the European Parliament who have mastered being an MEP for over 20 years. To do this at the beginning of June he took the presidency of the Socialist Group to better drive the negotiations with other political formations.
 

martedì 3 giugno 2014

"Tasso di disoccupazione al massimo storico dal 1977"


Disoccupazione giovanile record, al 46%.
Tasso di disoccupazione ad aprile al 12,6%, stabile su marzo, ma in aumento di 0,6 punti su base annua.Questi i dati  provvisori e destagionalizzati Istat. 
Nel 1° trimestre 2014 il dato raggiunge il 13,6%,in aumento di 0,8 punti sullo stesso periodo dell'anno. Si tratta di un massimo storico dal 1977.
Ed è record anche per il tasso di disoccupazione per i giovani tra i 15 e i 24 anni che sale nel 1° trimestre 2014 al 46%, il valore più alto dal 1977. Picco nel sud: nel 1à trim. il dato vola al 21,7%, per i giovani al 60,9%. 

Lavoro, Poletti: cambio rotta entro 2014 "A fine anno l'obiettivo che abbiamo è procedere per produrre il cambio di  segno". Così il ministro del Lavoro, Poletti, commentando i dati Istat sulla disoccupazione ancora in crescita.  Il ministro spiega che comunque parliamo "degli esiti riferiti al trimestre in cui il Pil è sceso dello 0,1%". "E' chiaro che l'occupazione parte se c'è  uno scatto forte nella capacità produttiva". Il piano 'Garanzia giovani'?"Sta andando bene", assicura. Mentre resta il nodo della cassa integazione in deroga: il governo integri le risorse.

lunedì 26 maggio 2014

"Scossone europeo 2014"

Onore a Renzi per la sua vittoria in una campagna elettorale piena di sussulti ed insulti. Non solo il Partito Democratico ha preso i voti dei così detti centristi ottenendo 31 seggi, ma adesso si carica di una responsabilità boomerang. Onestamente sempre meglio il PD condotto dall'attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi che Silvio B.
Anche se calcolando i seggi del gruppo PPE italiano, cioè di forza italia e di NCD di Angelino Alfano, rispettivamente 16,8 + 4,4 arrivano allo stesso pari dei seggi del M5S cioè con 17 seggi al Parlamento EU. I Seggi del Movimento 5 Stelle si tolgono in mano ai "Berluschidioti". Mica cosa da niente. Non direi proprio che sia una straperdita per i 5 stelle. E' Sempre meglio avere elementi diversificati in un dibattito europeo acceso che non averli o averli bipolarizzati.
Tanto il lavoro da verificare in Europa sarà tantissimo e queste ultime elezioni europee hanno dato un forte scossone all'Austerity e alla Germania della cancelliera Angela Merkel.
Considerando i dati a disposizione dell'europarlamento di denota "vincitrice" il partito dell'astensionismo. Quindi gli europei sono tanto euroscettici? La cosa certa è che vince il PPE con 213 seggi e i S&D ottengono 191 seggi. In questa tornata elettorale alquanto disconnessa con il passato, si evince una perdita sostanziale dei liberal conservatori. I quali sono stati rimpiazzati da altrettanti "neo" partiti lontani dal conservatorismo democristiano. E si evince una certa distanza dall'iscrizione delle alleanze politiche anche un gran numero di neo eletti. A mio giudizio sarà una vera battaglia in Parlamento Europeo per il passaggio della così nominata Austerity. Ci si renderà conto che gli europei chiedono più flessibilità economica?


 I candidati che sono stati eletti alle europee 2014

Partito Democratico
Nordovest: Alessia Mosca, Sergio Cofferati, Mercedes Bresso, Patrizia Toia, Antonio Panzeri, Renata Briano, Luigi Morgano, Brando Benifei, Daniele Viotti
Nordest: Alessandra Moretti, Flavio Zanonato, Cècile Kyenge, Paolo De Castro, Isabella De Monte, Elly Schlein, Damiano Zoffoli
Centro: Simona Bonafè, David Sassoli, Enrico Gasbarra, Goffredo Bettini, Nicola Danti, Silvia Costa, Roberto Gualtieri
Sud: Gianni Pittella, Pina Picierno, Elena Gentile, Massimo Paolucci, Andrea Cozzolino, Nicola Caputo
Isole: Renato Soru, Caterina Chinnici

Movimento 5 stelle
Nordovest: Tiziana Beghin, Marco Valli, Eleonora Evi, Marco Zanni
Nordest: David Borrelli, Marco Affronte, Giulia Gibertoni
Centro: Laura Agea, Fabio Castaldo, Dario Tamburrano, Bianca Maria Zama
Sud: Isabella Adinolfi, Laura Ferrara, Rosa D’Amato, Daniela Aiuto
Isole:Ignazio Corrao, Giulia Moi

Forza Italia
Nordovest:Giovanni Toti, Lara Comi, Alberto Cirio, Stefano Maullo
Nordest:Elisabetta Gardini, Remo Sernagiotto
Centro:Antonio Tajani, Alessandra Mussolini
Sud:Raffaele Fitto, Aldo Patriciello, Fulvio Martusciello, Barbara Matera
Isole:Salvatore Domenico Pogliese

Lega nord
Nordovest:Matteo Salvini, Gianluca Buonanno, Angelo Ciocca
Nordest:Matteo Salvini, Flavio Tosi

Nuovo centrodestra
Nordovest:Maurizio Lupi
Centro:Beatrice Lorenzin
Sud:Lorenza Cesa

Lista Tsipras
Nordovest:Moni Ovadia
Centro:Barbara Spinelli
Sud:Barbara Spinelli


sabato 17 maggio 2014

“Il M5S è l’erede della questione morale ”

La questione Morale è importante da considerare nell'attuale sistema politico.
Qui di seguito, tra le tante letture e interviste che mi hanno lasciato qualcosa dentro, l'intervista fatta a un esponente politico che obiettivamente ha dato spunto alla storicità dei fatti.


Intervista a Giuseppe Zupo, l’ex responsabile giustizia del Pci.

“A miei tempi l’onestà era un dna che andava preservato accuratamente, oggi è un optional fastidioso. Il pensiero di Berlinguer è attualissimo e l’unico erede della questione morale è il Movimento 5 Stelle”. E Renzi? “E’ il nulla e sul niente c’è poco da dire”. Mentre Vendola? “Sull’Ilva di Taranto ha fatto uno scivolone terribile e avrebbe dovuto trarne immediatamente le conseguenze, non si ride con i padroni che hanno inquinato una città e prodotto morti su morti”. A parlare né Grillo né altro attivista pentastellato ma l’avvocato Giuseppe Zupo, 73 anni, responsabile nazionale giustizia del Pci ai tempi di Berlinguer e del caso Moro.

Avvocato, Lei è stato dirigente ai tempi del Partito comunista di Berlinguer. Alla luce di questa esperienza come valuta i recenti casi - per l’ultimo l’Expo - di corruzione nella politica italiana?

Allora la corruzione non aveva il peso devastante che ha assunto negli anni successivi, il maggior problema da fronteggiare per noi era quel terrorismo che generava danni e apprensione. Serpeggiava grande tensione per la risposta dei partiti alle richieste sociali: il terrorismo trovava terreno fertile tra l’insoddisfazione dei giovani e delle masse popolari. E quindi il Pci di Berlinguer si è preoccupato di riguadagnare la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato, da qui la questione morale e l’intransigenza sull’onestà delle Istituzioni.

Il Berlinguer della questione morale lo considera ancora attuale o superato?
E’ attualissimo. La questione morale non era ascrivibile solamente al “non rubare”, era la concezione che lo Stato e le istituzioni democratiche fossero un bene pubblico e quindi da preservare con attenzione essendo di proprietà di una comunità, frutto di sforzi di generazioni che nel passato hanno costruito le fondamenta per quelle future.
Ciò ispirava Berlinguer e il Pci: la questione morale era figlia di una grande tradizione liberale – che proviene dalla Rivoluzione francese, almeno prima che degenerasse – non relegabile al campo della sinistra ma a chiunque amasse lo Stato e le istituzioni democratiche. Come Berlinguer anche Natta, suo ultimo segretario di fiducia, si batté per tali principi. Lui fu defenestrato, mentre era in ospedale, dai vari D’Alema, Occhetto e Veltroni: lo dichiararono dimissionario – mentre era un falso - e lui apprese dal giornale radio di non essere più segretario del Pci. Prima di morire, nel 2001, ha rilasciato una bellissima intervista all’Unità in cui ha ricostruito quelle concitate giornate e si diceva preoccupato dalla degenerazione che si era creata con Occhetto.

Tra le forze politiche organizzate di oggi, vede qualcosa che abbia preso il testimone di Berlinguer sulla questione morale?
Lo so, farò inorridire i miei compagni di una volta. Sono comunista semel semper berlingueriano e dopo il Pci non mi sono iscritto a nessun partito perché nessuno ha portato più avanti quei valori. Ora vedo nel M5S l’unico possibile erede. Ho votato il movimento alle ultime elezioni nazionali e – pur non essendo un uomo ricco – l’ho finanziato. Sono andato al comizio di San Giovanni a Roma, prima del voto, e sono rimasto colpito dall’enorme partecipazione e dalla composizione della piazza: cittadini, lavoratori, giovani. La rappresentanza come servizio nelle istituzioni, a termine, per poi ritornare al proprio status di prima. Senza fortune politiche come avviene per gli altri partiti. I parlamentari 5 stelle sono persone normalissime: casalinghe, ingegneri, impiegati, gente dalla porta accanto, non arruffoni di soldi e poltrone. Per questo sono del M5S e tornerò a votarlo. Dall’altra parte abbiamo quel Pd che, tra l’incostituzionale Porcellum e la nuova legge elettorale, ha abrogato le preferenze togliendo alle persone il diritto di poter selezionare la propria classe dirigente. Il nominare loro i parlamentari è solo l’ennesimo atto di autoreferenzialità di una politica ormai lontana dai cittadini.

Qualcuno le potrebbe fare l’obiezione che nella sinistra ci sono ancora personaggi come Renzi, Civati, Vendola… Lei come risponderebbe?

Berlinguer riteneva che Occhetto fosse solo un venditore di slogan e non un costruttore di politiche. Io penso lo stesso del premier Matteo Renzi, non aggiungo altro perché per me rappresenta il nulla e sul nulla c’è poco da dilungarsi. Civati è una persona simpatica ed educata ma è compatibile al sistema, ogni volta è lì lì per rompere e poi rientra nei ranghi: voto il M5S perché voglio una forza capace di ribaltare il tavolo su cui questi signori consumano la politica e non qualcuno che cambi loro le stoviglie. Per quanto riguarda Vendola… Sull’Ilva di Taranto ha fatto uno scivolone terribile e avrebbe dovuto trarne immediatamente le conseguenze, non si ride con i padroni che hanno inquinato una città e prodotto morti su morti.

Mi scusi, una curiosità. Negli anni ’90 prima del M5S cosa votava?


Per i Comunisti italiani. Non ho mai votato né il Pds né il Pd. Poi ho smesso di sostenere anche il Pdci perché oltre a testimonianze simpatiche e colorate ci vuole ben altro.
 

E così l’infatuazione per il M5S… 

Al M5S sono stati tesi dei trabocchetti e sorprese, come da Bersani, e i neoparlamentari hanno commesso degli errori per inesperienza e ingenuità, invece il movimento va sostenuto e fatto crescere. Il Pd ha disperso un immenso patrimonio, quello del Pci. Come diceva Natta, non hanno tenuto conto che eravamo il punto di arrivo di una particolarità storica, significativa ed apprezzata a livello internazionale: un partito socialdemocratico, sul modello scandinavo, che aveva con sé la classe operaia. E penso che tutto ciò non deve essere per forza perduto, il M5S è un’occasione. In Europa il malcontento si sta riversando verso partiti reazionari, fascisti o addirittura neonazisti mente qui da noi prende le sembianze del M5S che è invece antifascista, democratico e progressista. Basta osservare come Grillo ha replicato al corteggiamento di Marine Le Pen. Questa specificità del M5S andava compresa e sostenuta e non osteggiata come fatto dal Pd. Anche le istituzioni che continuano ad accusare il movimento di populismo sbagliano in maniera grossolana.

(15 maggio 2014) 


(Fonte www.micromega.net)

martedì 13 maggio 2014

Chi è la Troika? "Che cos'è la Troika?"

Colpiti dalla Crisi, Grecia, Irlanda, Portogallo e Cipro, hanno accettato i programmi internazionali di salvataggio seguiti da un'autorità definita Troika e composta da Commissione europea, BCE e FMI. Guarda le due infografiche per conoscere meglio da cosa è composta la Troika e come ha agito negli anni della crisi.
La prima infografica permette di conoscere meglio le tre istituzio-ni che compongono la cosiddetta Troika. La linea del tempo per-mette di seguire gli eventi dalla prima richiesta di aiuto al ritorno al mercato di Grecia e Portogallo. In marzo 2014, le relazioni del Parlamento sull'inchiesta relativa all'operato della Troika sono state votate in Parlamento. Una relazione si è concentrata sull'impatto economico della Troika nei paesi in cui è intervenu-ta, ma sottolinea anche il deficit democratico delle decisioni pre-se. La seconda ha analizzato l'impatto sociale delle misure di salvataggio.

mercoledì 30 aprile 2014

"Napolitano si ritira insieme a quell'altro?"


Non è colpa dei giornalisti, dei media, della tv se

Se si permette a un condannato in via definitiva di presentarsi nei vari talk show televisivi.
Se si permette a un'opinione pubblica di credere ancora alle menzogne che continua a dire.


La colpa è di CiccioBello e di Spider Man.

martedì 15 aprile 2014

"Interpretazioni comunicative" i Se

In Tv, sui giornali...
Se parli di Levi sei Antisemita;
Se parli della Boldrini sei Sessista e Stupratore;

Se parli di Napolitano sei Eversore;
Se parli di Slot Machines, F35, Pensioni D'oro, Soldi Pubblici Regalati alle Banche Private sei Populista;

Se parli di Berlusconi sei Comunista;
Se parli del PD sei del Ventennio Fascista;
Poi vi Lamentate che gli italiani parlano solo di Calcio?
Quello che ti dicono i Media, i giornali, gli psico-moralisti-intellettuali sembra normale! 
Sulla nostra pelle appare diversamente!
Voi la realtà la conoscete bene a voi il giudizio!

#fuorilamafiadallostato
Politica Made in italy

giovedì 27 marzo 2014

Lo stato controlla il gioco d’azzardo?

giovedì 13 marzo 2014

"Change Italy change"

The premier Matteo Renzi: change before the Italian European Semester. The conference released after the Council of the Ministers, began to explain the economic measures.

While electoral law “Italicum” passes, but the majority is divided. The Italicum, the proposed electoral reform based on understanding between Renzi and Silvio Berlusconi, after the agreement that divides the same majority supporting the government. 


The yeas are 365, those with contraries 156, 40 abstentions. 


The minor parties in the majority party vote yes, and partly no part in abstain in protest against the blocked lists. Yes vote for the Democratic Party (strong contrasts between interior) and “Forza Italia” party.
No “Movimento 5 Stars” of  Beppe Grillo, “Lega Nord”, Sel (Left party) and FDI. Now the word will pass the Senate.

“The key, he said, is change Italy before the European semester”. 


Renzi: change politics, unlock debts of the public administration. “It's a revolution impressive for Italy,” said the premier.” He added that “the policy gives good instance. From 26 March blue car will be auctioned.” Then he said, “We are unlocking the payment of Public Administration.”

And continuing “Let's see if we can introduce the job very seriously and carefully structured we have prepared and which will in evening the ministers to submit alternate the various measures adopted.


Renzi: tax wedge measures from 1 May "Five hundred million euro more to the Guarantee Fund for Small and medium-sized enterprises and for combat the credit crunch. Renzi said it after the Council of Ministers.

 “3.5 billion will be the ceiling on which to draw for municipalities and provinces for schools,” he added, while tax measures, tax wedge, will be in force by May 1.
“There will be” a thousand Euros net per year for those earning less than € 1,500 per month.
“The Council of Ministers has approved the house plan that will have an impact of 1.7 billion. The 10 billion for households are spending only savings.

For the work plan, announced Renzi, a draft law to contract term up to 3 years old and simplification apprenticeship. “From 1 June 500 million for social enterprises and the increase in the tax credit to the researchers. “There will be a lowering of the IRAP rate of 10%.” 


We will see it. 


Giacomo Palumbo
@palgiac

lunedì 3 febbraio 2014

Investimenti all'estero o in Italia?

In questo momento cruciale dell'Italia dove lavoratori e crisi salariale delle famiglie vanno avanti senza sosta, alla camera dei deputati si discuterà della legge elettorale Italicum non prima dell'11 Febbraio. 
Dopo la profonda intesa che si è riservata con ottimismo tra Italia e Spagna sui temi europei e internazionali, dopo il vertice intergovernativo che si è svolto a Roma, a Villa Madama, Il premier Enrico Letta sbarca nel Golfo in missione di quattro giorni per “attirare investimenti”. La strategia in ambito europeo è quello di combattere la disoccupazione, che in Italia rappresenta uno degli indicatori economici più preoccupanti.
Il premier ribadisce che ovviamente bisogna dare ancora una volta l’immagine di un’Italia credibile, allontanare gli spauracchi dei fallimenti. Lancia anche un messaggio chiaro contro i Cinque Stelle ragionando sul fatto che non possano chiedere l'impeachement contro Giorgio Napolitano perchè non hanno i voti e richiama alla calma.

Da Abu Dhabi Enrico Letta dice che le cose da fare sono ancora tante e che la crisi è dietro le spalle. Rispondendo così al Presidente di Confindustria Squinzi: “ognuno faccio il proprio mestiere”. Il quale quest'ultimo aveva ammonito, “con un cartellino giallo” il premier.

Il governo sta veramente facendo il proprio lavoro? E che la stabilità e la credibilità dell’Italia sono da puntare a un gioco “arabo” per migliorare investimenti e rilanciare crescita e lavoro?
Un segnale per comprendere lo stato d’abbandono in cui versa oggi l’Italia, è la fuga dal Paese della nostra maggiore industria: la Fiat, ora FCA (Fiat Chrysler automobiles).
Se la Fiat emigra, vuol dire che da noi c’è qualcosa che non va. Fisco, burocrazia soffocante, compromessi, instabilità politica.

Quali speranze per questa Italia del niente? Mi chiedo se Matteo Renzi, un euforico comunicativo riuscirà a riempire questo vuoto contro un agitato popolo di cittadini “imbestialiti”. Renzi forse ha posto in primis, che il Paese non poteva più aspettare, e a viso aperto ha sfidato una classe politica da tempo immobile. Al livello comunicativo e mediatico si è “bruciato” e ha perso tanto. Anche la carica del suo Presidente di Partito. E non sta avendo vita facile, la strategia che ha seguìto non è certamente da lodare. Renzi suppone che lo hanno “costretto” le condizione, a fare il patto con quello che i suoi compagni considerano il diavolo. Quindi l’avvicinamento a Berlusconi è più aritmetico che politico pensano dal suo staff.
I numeri per una riforma elettorale ed istituzionale, li potevano avere solo con il Cavaliere? C'era un'altra possibilità? A voi la risposta. E il ruolo del Parlamento che fine ha fatto? La democrazia?

Tuttavia le imminenti elezioni per il Parlamento europeo saranno decisive per l’Italia e l’Europa.
I prossimi mesi saranno definitivi anche perché l’Italia assumerà la Presidenza dell’Unione nel secondo semestre del 2014. In questi ultimi anni l’intervento dell’assemblea di Strasburgo ha tollerato all’Unione di fare importanti passi in avanti. Questo incontro istituisce un’occasione quasi certamente irripetibile per il rilancio del progetto europeo che appare sempre più privo di prestanza propulsiva.

Con l’elezione del Parlamento e la carica della nuova Commissione si aprirà un ciclo politico che spetterà all’Italia orientare attraverso proposte di sistema coraggiose.
Il rilancio dell’Europa sta nel sorpasso delle politiche di austerità che minano lo sviluppo del nostro continente e condannano i giovani ad un futuro di instabilità e precarietà.
Inoltre, alle prossime elezioni, per la prima volta i principali partiti europei presenteranno un candidato alla guida della Commissione. Questo può trasformare la Commissione in un vero governo dell’Unione, rendendo il processo risolutivo più chiaro e rafforzando il potere di influenza dei cittadini europei.

Giacomo Palumbo 
(@palgiac)

martedì 29 ottobre 2013

La strategia di Renzi salva Alfano

Matteo Renzi protagonista per un giorno, alla Leopolda, è stato accusato di non aver portato le bandiere del PD. La Leopolda è la prima stazione ferroviaria costruita a Firenze ed oggi è adibita a sede per meeting, congressi e varie manifestazioni.
In quella sede si vede un Matteo Renzi all’attacco, verso una certa parte del Partito Dem invece che del governo, quello che parla, per quasi un’ora, al termine della tre giorni della Leopolda. In primis ribatte a chi, specie nel suo partito, in questi giorni ha accusato la convention di essere fatta troppo di effetti speciali e poco di contenuti.

Entusiasmato dal suo popolo, "il rottamatore", ha avuto un'affluenza di migliaia di persone arrivata a Firenze per ascoltarlo. “Noi incolti, barbari, semplici? Qui serve una rivoluzione della semplicità”, scandisce tra gli applausi. “La vera strada - attacca - è la semplicità: parlare chiaro a tutti, non avere la puzza sotto il naso, parlare di politica in maniera semplice”.

Quattro minuti sono toccati anche al segretario del Pd, Epifani.
Intanto, il segretario fa il suo intervento e, quando scende dal palco, precisa: “Come segretario dovevo stare qui, ma sarò anche dagli altri candidati. Renzi è forte e ha consenso e può far uscire il Pd da questa situazione, ma non c’è solo lui. Ne abbiamo altri: questa è la nostra forza”.

E ancora, Renzi attaccato in predecenza di avere un guru alle spalle: Gori, nei suoi confronti spiega che non ci sono guru alle sue spalle. “Non credono che io sia in grado di avere un pensiero solo, allora c’ho il guru”. Questo invece “è un gruppo di persone, capisco ci rimaniate male, che non ha un guru, ma è un gruppo di persone e idee che si confrontano”.

Renzi è un fiume in piena, chiede riforme e una legge elettorale che non lascino più spazio alle larghe intese e agli inciuci. Ma non si tratta di un attacco al governo Letta che, in effetti, non viene quasi mai citato nel suo intervento. E, anzi, al quale viene lanciato qualche messaggio rassicurante.

Quattro riforme considerate essenziali: quella del bicameralismo, quella della giustizia, quella del Titolo V e quella del sistema di voto.

Con il sindaco che punta a ribaltare un certo concetto di sinistra. “La sinistra che non cambia - va
all’attacco - si chiama destra”. E ancora, “Essere di sinistra non è parlare di lavoro ma è creare un posto di lavoro in più. Credo che sia qualcosa di sinistra se c’è un posto di lavoro in più e non uno in meno”.

Un soccorso indiretto alle colombe del Pdl, impigliate nella rete della caduta da senatore di Silvio Berlusconi, è giunto dalla Leopolda. L’appuntamento dato da Renzi ai suoi di rivedersi tra un anno per fare il punto sulle riforme, a cominciare da quella elettorale, ha dato energia al governo Letta, per almeno dodici mesi ancora. Per l’immediato la situazione nel Pdl-Fi resta ingarbugliata e il clima avvelenato da una lite perenne tra le varie correnti che si scontrano giornalmente è ormai alla luce del sole.
Una mossa che sicuramente ha fatto tirare un respiro di sollievo ai governativi del Pdl, a cominciare da Angelino Alfano che può così contare sui tempi supplementari per mettere a punto la sua strategia dopo lo strappo del Cavaliere.

L'annullamento da tutte le cariche, inclusa quella di Angelino Alfano, porta la partita in un altro universo. Cioè Silvio Berlusconi si riprende in mano il partito. L’8 dicembre un Consiglio nazionale sancirà il ritorno a Forza Italia, con un nuovo organigramma. I lealisti esultano: il Cavaliere mette nell’angolo Alfano, anche se gli conferma stima e ribadisce la volontà di mantenere unito il partito.

Un finale che costringe il vicepremier a fermarsi davanti ad un bivio per valutare il da farsi. Intanto, a dispetto dei governativi, il Cavaliere torna a minacciare la tenuta del governo, se il Pd voterà sì alla decadenza.

martedì 22 ottobre 2013

Legge di stabilità: Imu, Tari, Tasi, Trise, Ecobonus.

La Legge di stabilità inaugura una manovra per il 2014 da 11,6 miliardi, per la quale si annuncia una vera e propria corsa a ostacoli con il pressing di forze politiche e parti sociali per i numerosi cambiamenti, annunciati e richiesti. Con un percorso dal Senato, dove così parte la sessione di bilancio.


Sul costo del lavoro la legge prevede meccanismi di contenimento della spesa in tutti i settori, con misure orizzontali che riguardano tutto il pubblico impiego.
A proposito del cuneo fiscale il premier Enrico Letta ha ribadito di essere favorevole ad una variazione che tenga conto dei figli e del carico familiare. E sotto il profilo delle tasse sulla casa, il governo ha precisato in merito a vecchie e nuove imposte i circa 4 miliardi previsti come gettito dalla nuova Tasi sono meno dei circa 5 miliardi garantiti dalla vecchia Imu e dalla componente Tares servizi indivisibili, rispondendo così ad un’ennesima discussione sull’ipotesi di una nuova “batosta” evocata da diversi esponenti del Pdl. Il governo dovrà quindi destreggiarsi tra mille richieste cercando di evitare quell’effetto peggiorativo.
Il minor gettito per i Comuni, ha precisato il ministero delle Finanze, è compensato da trasferimenti dallo Stato. In breve i conti della relazione tecnica sono chiari ma innegabilmente “arruffate”, che per la prima volta dopo diversi anni approda in Parlamento sotto forma di testo aperto.

Dal Pd intanto un suggerimento arriva dal candidato alle segreteria Gianni Cuperlo il quale parla
di “alcuni punti irrinunciabili” dei quali si dovrà tenere conto nell’iter parlamentare come l’indicizzazione delle pensioni fino a sei volte il minimo, che deve essere integrale.
Per quanto agli esodati, ha proseguito, non va bene che siano solo seimila quelli messi in sicurezza. Bisogna riconsiderare il varare di una legge che tolga di mezzo il Porcellum di Calderoli, incalza Cuperlo, occorre “una maggioranza più ampia di quella che ora regge il governo”.

martedì 15 ottobre 2013

Matteo Renzi e gli usi e costumi cambiano “verso”

Oggi la politica inizia con Matteo Renzi che non sta più nella pelle, indossa la corazza ed esce allo scoperto. Per cambiare il “verso” al Pd, all’Italia e all’Europa smussa i toni, nella cadenza della voce, nascono nuovi toni polemici. Il Rottamatore, che fino a un anno si sentiva additato dentro il Pd come un ribelle ora deve selezionare i sostenitori, non rinuncia, lancia da Bari la sua campagna elettorale per il congresso. Il capoluogo pugliese, scelto come prima tappa per conquistare la segreteria del Pd, non era una roccaforte del sindaco di Firenze alle primarie del febbraio scorso contro Bersani. Ora invece annuncia la sua “rivoluzione” dopo vent’anni.
Dice Renzi: “il Paese ha perso tempo e la classe dirigente ha fallito”.

Tutto questo mentre continuano le polemiche sull’ipotesi amnistia, dopo il messaggio alle Camere del Colle, e il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri - in seguito alle proteste del Pdl, colombe comprese – precisa che non era sua intenzione dire che un eventuale atto di clemenza avrebbe escluso il Cav ma solo che, nel passato, i reati di frode fiscale non sono mai entrati nel calderone delle sanatorie.

Il governo, comunque non sta preparando nulla poichè la materia è tutta del Parlamento. Tra favorevoli o contrari, prende posizione anche Matteo Renzi che giudica l’iniziativa “un errore”. Renzi parla a partire dall’affondo contro l’amnistia: “Affrontare oggi il tema dell’amnistia e dell’indulto è un clamoroso errore, un autogol”, attacca chiedendo riforme strutturali e, prima di tutto, l’abolizione delle leggi Bossi-Fini e Fini-Giovanardi.

In questi giorni il fatto umano più sconcertante: lo sterminio mediatico e umano consumato a Lampedusa è al centro del dibattito politico. Dopo finte lacrime e ipocriti discorsi di solidarietà delle istituzioni italiane ed europee, la Sicilia continua dolorosamente a essere al centro di quei viaggi della speranza, dei nostri fratelli e sorelle africani, che attraversano il Mediterraneo e fanno tappa qui da noi con tragiche conseguenze, fatte di morte.

Sondaggi e appoggi di correnti danno per scontata la vittoria del sindaco di Firenze. Ma lui, un po’ per scongiuro e un po’ per convinzione, non vuole dare niente per scontato e sprona i militanti a “essere protagonisti” e a dare “il nome dei nostri sogni al Paese”.
Per evitare di entrare subito in rotta di collisione con il premier, Letta, il sindaco evita affondi. Ma chiarisce che, se diventerà segretario, si rapporterà al governo, a partire dalla Legge di stabilità:
“Il governo non si caratterizza per quanto dura, ma per le cose che fa. Se fa le cose utili, noi lo sosteniamo. Non vogliamo mettere bandierine come Brunetta, ma fare in modo che le cose si facciano”.

È triplice, infatti, la scommessa che Renzi annuncia promettendo che manterrà le promesse con la “coerenza di chi si mette in gioco”. E con l’obiettivo "di restituire la speranza" dopo anni di rassegnazione. Il sindaco di Firenze vuol prima “cambiare verso” al Pd.
Il messaggio è chiaro: ancor prima di scalare il partito, Renzi vuole iniziare a dare le carte, a incidere. E pazienza, come lui stesso ammette, se “per alcuni del Pd la mia candidatura è una sorta di rassegnato abbandono, un male necessario”.

Ricomponendo i temi veniamo a conoscenza che i nostri stessi comportamenti sono cambiati. In pratica stiamo cambiando “verso”.
In vent'anni sono mutati i costumi più che i consumi, secondo una analisi di Confcommercio. Gli Italiani comprano più telefoni e meno auto, meno vestiti e più tecnologia.
Secondo una mia decodificazione, i cambiamenti non sono dovuti solo alla crisi economica, o almeno solo alla crisi. Gli italiani attendono i saldi per rinnovare a sconto l’abbigliamento e l’industria tessile è in crisi.

La spesa per la casa aumenta e con l’avanzare della crisi, crolla il mercato edilizio.
Abbiamo, invece, il “boom” delle telecomunicazioni, dovuto ai progressi tecnici, al calo dei prezzi, alle tariffe stabili. Nell'ultimo quinquennio la spesa per la telefonia cresce di tre quarti e salgono anche gli acquisti di televisori, computer e la banda larga è una priorità in questo periodo per le maggiori città italiane.

Nello stesso tempo, crolla il mercato dell’auto con un meno cinquanta percento. La caduta non dipende solo dalla crisi economica, ma dalla crescente fiscalità del settore auto ed anche dal fatto che l’Italia è al primo posto nel mondo per la densità automobilistica.
Solo ultimamente, gli analisti scoprono l’impatto delle spese “invariabili” sulle famiglie. Le bollette delle utenze domestiche, le spese per la casa e per i trasporti, le assicurazioni, i contributi.

La politica oggi finisce con l'aumento delle spese obbligate che tagliano una grossa fetta di reddito e riducono quello disponibile, che rimane dopo il pagamento delle tasse.

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