La
paura è un albero con tanti rami da cui germogliano molti semi ma
ascoltare la paura ci rivela cosa ci manca veramente.
L'emotività
non è il contrario della razionalità anzi gli esseri umani sono
indotti a ragionare dalle emozioni.
Le
emozioni spiacevoli spingono a trovare rimedi ed evolvere o ad
accettare le condizioni di vita e farsene una ragione.
Le
emozioni piacevoli spingono a trovare il modo per progettare la
propria esistenza cercando di reiterare ciò che rende felici.
Il
primo coraggio è quello di guardarsi dentro con l'aiuto degli altri
per scoprire dove stanno le nostre debolezze.
Non
per criticarci o rimproverarci, ma per trovare il gesto interrotto,
quello che non essendo compiuto fino in fondo, un tempo, ha impedito
alle nostre risorse di svilupparsi fino a ora.
Il
secondo coraggio è quello di sviluppare le risorse.
L'ansia e la paura sono una gioia proibita, una nostra inclinazione naturale
rimasta senza nutrimento.
In
fondo chi ha paura rivela una propria mancanza, una propria debolezza
in un'area importante della vita e questa può essere il seme da cui
germoglia nuova vita: Amare,
sopravvivere, evolvere, realizzare noi stessi.
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