Il voto anticipato per le regionali è possibile, concede Lombardo, “ma prima dobbiamo approvare quella che considero la madre di tutte le riforme, ossia il decentramento amministrativo dalla Regione agli enti locali”. Sul punto, Cracolici ha concordato con il governatore sulla necessità “di superare il modello di Regione centralista e riscrivere i rapporti tra Regione, Stato e Unione europea”.
Insomma, ecco trovato il da fare all’Ars in vista dell’ipotetico e tutto da costruire patto di alleanza tra Pd e Terzo polo, che i democratici reclamano come conditio sine qua non per continuare a sostenere con i propri 27 voti all’Ars il governo. Alleanza, che nelle intenzioni del Pd dovrebbe includere Idv e Sel, che notoriamente non vogliono saperne. Sul punto Lombardo parla chiaro: “Non ho preclusioni però devo prendere atto – ha aggiunto il governatore – che ogni volta che affrontiamo temi politici da quella parte ci rispondono con improperi”.
Lombardo ha difeso l’alleanza con il Pd. ”C’è chi, come qualche giornale, definisce questa esperienza della maggioranza che sostiene il mio Governo come innaturale convergenza, ribaltonismo e convenienza – ha sottolineato il Governatore – la realtà è che questa alleanza si è costituita per portare avanti le riforme in Sicilia”.
Sulle prospettive Lombardo non ha dubbi: ”Io punto e credo in questa alleanza, anche perché altrimenti si ritorna alle condizioni precedenti”. Ma rivolgendosi all’alleato Cracolici, Lombardo ha precisato: ”A questa alleanza si dia una impronta non di sinistra ma autonomista, per potere così mandare al diavolo Roma di fronte a scelte che vanno contro gli interessi della Sicilia”.
Secondo il Governatore ”l’alleanza anomala è andata e va avanti perché tutti siamo stati animati dalla capacità di separarci dalle logiche di appartenenza a questo e a quel polo. Questa è una esperienza autonomista”. Rispetto alle primarie, una delle tre proposte date dal Pd agli alleati e per le quali attendono risposte dal Terzo polo prima della direzione regionale del Partito prevista il 19 settembre, Lombardo ha ribadito di non essere contrario. ”Per la verità qualche danno lo fanno – ha sostenuto – riconosco tuttavia che potrebbero anche essere definite per legge dalle nostre parti”.
Cracolici ha ribadito il punto di vista del Pd, che chiede di definire un’alleanza politica “che accompagni questa coalizione alle elezioni per farla meglio comprendere ai territori in vista del voto dell’anno prossimo che coinvolgerà 150 Comuni siciliani”, dicendosi ottimista sul rapporto con Sel e Idv. Da qui al voto, le posizioni politiche si smusseranno, prevede il capogruppo. Possibile, ma la strada per il battesimo della nuova grande coalizione antiberlusconiana è ancora lunga e non proprio in discesa.
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