Il Ruolo Insostituibile della Famiglia
La decisione di introdurre o meno l'educazione sessuale e il modo in cui farlo deve rimanere una prerogativa della famiglia per diversi motivi fondamentali:
Rispetto dei Valori e della Maturità: Solo i genitori conoscono a fondo la sensibilità, la maturità emotiva e il contesto valoriale della propria famiglia. Sono i più adatti a scegliere il momento giusto e il linguaggio appropriato per iniziare a parlare di queste tematiche, in linea con i principi morali ed etici in cui credono.
L'educazione sessuale, a differenza di materie come la matematica o la storia, è profondamente legata alla sfera emotiva, all'intimità e alla costruzione dell'identità personale. Questi argomenti dovrebbero essere trattati in un ambiente di amore, fiducia e intimità, che è quello che la famiglia è in grado di offrire.
Personalizzazione dell'Insegnamento: Un approccio standardizzato imposto dalla scuola non può tenere conto della diversità delle famiglie e delle singole esigenze dei bambini e degli adolescenti. L'educazione in questo campo richiede un dialogo personalizzato, non una lezione di massa.
La Scuola come Sostegno, Non Sostituzione
La scuola deve concentrarsi sul suo compito primario: impartire un'istruzione nelle discipline accademiche, fornendo al contempo un'educazione civica e al rispetto. Può e deve affiancare i genitori su temi trasversali come l'affettività, il rispetto reciproco e la prevenzione del bullismo, ma non deve sostituirsi a loro nell'educazione sessuale vera e propria in età così precoce.
Mantenere l'educazione sessuale fuori dalle aule scolastiche fino alle superiori (o comunque a un'età più matura) preserva la sacralità del legame familiare e riconosce la responsabilità educativa esclusiva dei genitori. È una misura di tutela che garantisce che argomenti così intimi e formativi siano trattati con la cura, i tempi e i valori scelti da chi ha il diritto e il dovere di crescere i figli.
La responsabilità è della famiglia, ed è giusto che la legge lo riconosca.
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