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giovedì 9 maggio 2024

"Aprire" un'impresa da zero

Aprire un’impresa da zero è un passo coraggioso e stimolante. Ecco alcuni passaggi fondamentali per avviare con successo la tua attività imprenditoriale:

Avere un’idea valida: L’idea è il fulcro di ogni progetto imprenditoriale. Trova un’idea di business che risolva un problema o soddisfi un bisogno specifico. Valida l’idea analizzando se c’è interesse da parte delle persone e se il tuo prodotto o servizio è la soluzione migliore.

Pianificare l’avvio dell’azienda:

Crea un Business Plan: Questo documento contiene le informazioni chiave sulla tua azienda, come il modello di business, l’analisi dei competitor, il piano finanziario e altro.

Forma il tuo team: Trova co-founder e i primi dipendenti.

Scegli una sede (opzionale).

Definisci una strategia di acquisizione clienti.

Crea un piano di marketing per promuovere la tua impresa.

Dove posso trovare finanziamenti per la mia impresa?

I finanziamenti agevolati sono risorse finanziarie con condizioni particolarmente favorevoli rispetto ai prestiti standard offerti dal mercato. Questi finanziamenti possono essere destinati sia a privati che aspirano a diventare imprenditori, sia alle imprese per agevolare l’avvio di una nuova attività o migliorare un’impresa già avviata. Di seguito, ti elenco alcune opzioni disponibili in Italia:

ON Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero: Questo programma combina un contributo a fondo perduto con un finanziamento a tasso zero. È rivolto alle micro e piccole imprese, soprattutto a quelle composte da giovani o donne1.

Resto al Sud: Un’iniziativa per sostenere lo sviluppo delle imprese nel Mezzogiorno d’Italia. Offre finanziamenti agevolati per avviare nuove attività o espandere quelle esistenti.

Finanziamenti Agevolati PMI Sud: Riservato alle piccole e medie imprese del Sud Italia, questo programma offre agevolazioni finanziarie per migliorare la competitività e la sostenibilità delle imprese.

Smart e Start: Un’iniziativa per promuovere l’innovazione e la ricerca e sviluppo nelle imprese. Offre finanziamenti e agevolazioni per progetti tecnologici e innovativi.

Fondo Impresa Donna: Rivolto alle imprese femminili, questo fondo offre sostegno finanziario per avviare o sviluppare un’attività.

Beni Strumentali Nuova Sabatini: Agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali, come macchinari e attrezzature, a tasso agevolato.

Fondo per le Piccole e Medie Imprese Creative: Sostiene le PMI operanti nei settori culturali e creativi.

Fondo di Garanzia PMI: Garantisce prestiti bancari alle PMI, riducendo il rischio per le banche.

Fondo Trasferimento Tecnologico: Agevolazioni per progetti di trasferimento tecnologico e innovazione.

Agevolazioni PMI Vittime Mancati Pagamenti: Per le imprese che hanno subito mancati pagamenti da parte di clienti.

Incentivi Imprese Economia Sociale: Agevolazioni per le imprese sociali e cooperative.

Requisiti minimi per aprire un'impresa:

Iscriviti al Registro delle Imprese e comunica gli atti alla Camera di Commercio.

Invia la dichiarazione di Inizio Attività al comune tramite la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

Tipologie di società: Scegli la forma giuridica più adatta per la tua impresa (ad esempio, srl, spa, snc, etc.).

Iter burocratico: Affronta la burocrazia seguendo le procedure necessarie per la tua attività.

Quanto costa aprire un’attività?

I costi variano a seconda del tipo di impresa, la sua dimensione e la tua posizione geografica. Prepara un budget realistico per coprire spese come registrazione, affitto, personale, marketing e altro.

Ricorda che: 

Le sfide per i nuovi imprenditori possono variare a seconda del settore e della situazione specifica, ma alcune difficoltà comuni includono:

Mancanza di esperienza: Avviare un’impresa richiede competenze in diverse aree come gestione, marketing, finanza e risorse umane. I nuovi imprenditori potrebbero non avere esperienza in tutti questi campi.

Accesso al capitale: Ottenere finanziamenti per avviare o far crescere un’impresa può essere difficile. La mancanza di risorse finanziarie può rallentare il processo di avvio.

Concorrenza: In ogni settore ci sono altre aziende che offrono prodotti o servizi simili. Essere competitivi richiede strategie di marketing e differenziazione efficaci.

Gestione del tempo: Gli imprenditori spesso devono fare molte cose contemporaneamente. La gestione del tempo è cruciale per bilanciare le attività quotidiane e la pianificazione a lungo termine.

Adattamento al cambiamento: L’ambiente imprenditoriale è dinamico e mutevole. Gli imprenditori devono essere flessibili e pronti a modificare le strategie quando necessario.

Solitudine: Avviare un’impresa può essere solitario. Gli imprenditori potrebbero sentirsi isolati, soprattutto se non hanno un team o co-founder con cui condividere le sfide.

Regolamentazione e burocrazia: La burocrazia può essere complicata e richiedere tempo. Gli imprenditori devono navigare tra le leggi e i regolamenti per avviare e gestire l’azienda.

Gestione dello stress: L’imprenditorialità può essere stressante. Gli imprenditori devono affrontare la pressione finanziaria, le aspettative degli investitori e le sfide quotidiane.

Marketing e acquisizione clienti: Trovare clienti e far conoscere il proprio marchio richiede sforzi costanti. La mancanza di una strategia di marketing efficace può ostacolare il successo dell’impresa.

Rischi finanziari: Avviare un’impresa comporta rischi finanziari. Gli imprenditori potrebbero dover investire i propri risparmi o prendere prestiti per far decollare l’attività.




martedì 7 maggio 2024

Le sfide per le piccole e medie imprese italiane oggi

Le sfide più comuni per le piccole imprese possono variare a seconda del settore e della situazione specifica, ma ci sono alcune che si verificano frequentemente. 

Ecco alcune delle principali sfide:

Risorse finanziarie limitate: Le piccole imprese spesso devono operare con budget limitati. La mancanza di risorse finanziarie può rendere difficile investire in marketing, tecnologia o personale.

Concorrenza: Anche se le piccole imprese possono avere un vantaggio in termini di flessibilità e servizio personalizzato, devono comunque competere con altre aziende. La concorrenza può essere agguerrita, soprattutto in settori saturi.

Gestione del personale: Trovare, formare e trattenere dipendenti qualificati può essere una sfida. Le piccole imprese spesso non hanno un reparto delle risorse umane dedicato, quindi la gestione del personale può richiedere molto tempo e sforzo.

Marketing efficace: Le piccole imprese devono trovare modi creativi ed efficienti per promuovere i loro prodotti o servizi. Il marketing digitale, la presenza sui social media e il passaparola sono importanti, ma richiedono competenze specifiche.

Adattamento alle nuove tecnologie: L’evoluzione tecnologica è rapida e le piccole imprese devono stare al passo. L’adozione di nuovi strumenti e sistemi può essere costosa e richiedere formazione.

Amministrazione e burocrazia: La gestione delle pratiche amministrative, come la contabilità, le tasse e la conformità normativa, può essere complicata. Le piccole imprese devono essere attente a seguire le leggi e i regolamenti.

Ciclo di cassa: Mantenere un flusso di cassa positivo è essenziale per la sopravvivenza delle piccole imprese. Ritardi nei pagamenti dei clienti o spese impreviste possono creare problemi finanziari.

Rapporti con i fornitori: Le piccole imprese dipendono spesso da fornitori per materiali o servizi. Mantenere buoni rapporti con i fornitori è importante per garantire la continuità delle operazioni.

Rischio di fallimento: Le statistiche mostrano che molte piccole imprese non sopravvivono oltre i primi anni. Il rischio di fallimento è sempre presente, quindi la pianificazione e la gestione prudente sono fondamentali.

Equilibrio tra lavoro e vita privata: I proprietari di piccole imprese spesso lavorano duramente e indipendentemente. Trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata può essere difficile.

In sintesi, le piccole imprese devono affrontare una serie di sfide, ma con pianificazione, resilienza e adattabilità, possono superarle e prosperare. 

Buona fortuna con la tua attività! A presto!

Pillole e consigli per la tua piccola impresa

Pillole e alcuni preziosi e precisi consigli per le piccole imprese:

Pianificazione finanziaria: È fondamentale per le piccole imprese avere una solida pianificazione finanziaria. Monitora attentamente le entrate e le uscite, crea un budget e riserva fondi per affrontare eventuali imprevisti.

Focus sul cliente: Metti sempre il cliente al centro delle tue decisioni. Ascolta i loro feedback, risolvi i problemi e cerca di superare le loro aspettative. La soddisfazione del cliente è essenziale per la crescita a lungo termine.

Marketing mirato: Investi in strategie di marketing mirate. Con un budget limitato, concentrati su canali di marketing efficaci per il tuo settore. Ad esempio, potresti utilizzare i social media, l’email marketing o il passaparola.

Automatizzazione dei processi: Cerca di automatizzare le attività ripetitive e manuali. L’automazione può aiutarti a risparmiare tempo e ridurre gli errori. Esistono molti strumenti e software che possono semplificare le operazioni quotidiane.

Collaborazione e networking: Non isolarti. Partecipa a eventi di networking, collabora con altre piccole imprese e crea partnership. Questo può portare a nuove opportunità di business e condivisione di risorse.

Formazione continua: Mantieniti aggiornato sulle ultime tendenze del tuo settore. La formazione continua ti aiuterà a rimanere competitivo e a migliorare le tue competenze.

Gestione del personale: Se hai dipendenti, dedica tempo alla gestione delle risorse umane. Assicurati di avere politiche chiare, un ambiente di lavoro positivo e un team motivato.

Adattabilità: Il mondo degli affari è in continua evoluzione. Sii flessibile e pronto a modificare la tua strategia se necessario. L’adattabilità è fondamentale per la sopravvivenza delle piccole imprese.

Ricorda che ogni impresa è unica, quindi adatta questi consigli alla tua situazione specifica. 

Buona fortuna con la tua attività! 

mercoledì 27 marzo 2024

Che cos'è il BUSINESS PLAN: COS’E’ E A COSA SERVE.

Cos’è il Business Plan

Il Business Plan è lo strumento di pianificazione strategica per rappresentare il progetto di sviluppo imprenditoriale, con l’intento di valutarne la fattibilità in relazione sia alla struttura aziendale, sia al contesto nel quale l’impresa opererà, ed analizzarne le possibili ricadute sulle principali scelte aziendali e sui suoi risultati economico-finanziari.

Il business plan assolve una doppia funzione, sia interna, in quanto svolge il compito di indirizzare le decisioni all’interno dell’azienda per la predisposizione coordinata dell’idea e la sua messa in atto, ma anche esterna, dato l’obiettivo di presentare il progetto a terzi (soci o partner, finanziatori, enti istituzionali, fornitori).

 Elementi essenziali:

  • Presentazione dell’impresa: Idea, governance e Skills dei soggetti proponenti
  • Analisi del Contesto: Mercati, Competitors, fornitori,
  • Prodotto/Servizio
  • Swot Analisys
  • Strategia e politiche d’impresa
  • Piani di Impresa
  • Piano Economico Finanziario e Budgeting

Esso sarà rivolto quindi ad una molteplicità di destinatari quali:

Gli eventuali soci o partner che saranno i principali portatori di capitali, ma soprattutto di competenze tecniche e manageriali, il business plan permette loro di conoscere quali saranno le prospettive di redditività;

I finanziatori che leggendo questo documento potranno avere un interesse a finanziare tale idea;

Gli enti istituzionali che lo esamineranno per avere un’idea più chiara dell’impresa che vanno a supportare;

I fornitori i quali prima di allacciare dei rapporti di fornitura, intendono acquisire informazioni strategiche sul partner commerciale con il quale dovranno interagire;

Quali sono gli elementi del Business Plan?

La capacità interpretativa del business plan, poggia sui seguenti aspetti:

  • Informazioni sull’Impresa;
  • Skill e competenze dei soggetti proponenti;
  • Arena di riferimento: Mercati e Competitors;
  • Prodotto/Servizio;
  • Il Piano di Marketing;
  • Piano degli Investimenti;
  • Fattibilità Economico Finanziaria
  • Prospetti Previsionali.

Cos’è il Piano Economico Finanziario del Business Plan?

Di seguito, si espone una sintetica panoramica dei prospetti del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale:

Conto Economico Previsionale

Nel conto economico previsionale si inseriscono i costi e i ricavi attesi che verranno generati dal progetto imprenditoriale; inoltre, va redatto seguendo dei criteri il più veritieri e realizzabili possibili, al fine di calcolare un eventuale utile o una perdita piuttosto affidabile in termini di veridicità. Il conto economico previsionale stima quelli che saranno i ricavi delle vendite previste, ovvero i ricavi della gestione caratteristica del progetto.

Invece in merito alle start up, occorre far ricorso a proiezioni e a comparazioni (benchmarking) con:

  • Realtà economiche analoghe e similari, specificamente determinate;
  • Realtà economiche depositarie di best practices, specificatamente determinate;
  • Dati medi di settore o comunque relativi ad aggregati di aziende.

Prospetto Finanziario di Previsione

Il piano finanziario deve indicare, per ciascuno dei periodi oggetto di previsione l’ammontare complessivo dei fabbisogni finanziari necessari alla realizzazione del progetto. In corrispondenza di tali fabbisogni, indica quali possono essere le opportune coperture finanziarie, fornendo inoltre informazioni in merito ai loro elementi fondamentali: ammontare, forme tecniche, tempi e costi. Il piano finanziario configura la struttura finanziaria dell’azienda che realizza il progetto e definisce la dinamica finanziaria attesa, per effetto della realizzazione del piano degli investimenti e del piano delle coperture finanziarie, ossia l’entità e la tempistica con cui i flussi finanziari si manifesteranno nell’ambito della complessiva gestione aziendale.

Cos’è il Piano di Marketing del Business Plan?

Nella stesura del business plan, il piano di marketing rappresenta un elemento cruciale ai fini della concreta realizzazione dell’idea imprenditoriale. Tale sezione svolge una funzione portante, poiché identifica e analizza i driver principali riconducibili ai gusti dei consumatori e alla loro soddisfazione.

La struttura del piano di marketing in primo luogo analizza il mercato sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta. La scelta di un segmento di mercato su cui si vuole indirizzare l’azione di marketing presuppone una giusta e completa conoscenza del mercato stesso, condizione indispensabile per la sua penetrazione sia in fase di primo approccio al mercato sia in fase di consolidamento successivo.

In prima istanza, il business plan considera prioritariamente l’analisi di mercato, delimitando l’area strategica d’affari e stimando il trend della domanda su un orizzonte temporale di non breve periodo (prodotto o servizio).

L’analisi del mercato dal lato dell’offerta, finalizzata alla comprensione dell’intensità della concorrenza attuale e prospettica rispetto alla domanda osservata, consiste nell’esame del settore merceologico in cui l’azienda opera o intende operare, in questa fase è necessario:

individuare dei fattori chiave di successo per la soddisfazione della clientela e la stima delle minacce ed opportunità derivanti dall’evoluzione prevedibile dell’ambiente in cui si intende operare.

formulare delle previsioni di vendita e delle previsioni dei costi legati alla realizzazione della struttura commerciale e delle altre azioni operative di marketing ritenute opportune per indirizzare il prodotto al mercato.

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