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martedì 26 luglio 2022
lunedì 16 dicembre 2019
Le sardine? Solo un flash mob!
Chi sono le “sardine”?
Iniziamo dal dizionario
Flash mob: Raduno di più persone, convocate all'improvviso in un luogo pubblico tramite Internet, e-mail o sms, per inscenare un'azione insolita, generalmente priva di scopo, e poi disperdersi rapidamente.
Il Flashmob delle “6000 sardine” è nato a Bologna, con la protesta in Piazza Maggiore contro Matteo Salvini (al PalaDozza 5.570 capienza) che dalla stessa città lanciava la campagna elettorale leghista con la Borgonzoni Presidente in vista delle regionali in Emilia Romagna il 26 Gennaio 2020.
Il flash mob in questione, Bologna non si Lega, ha dato un messaggio chiaro nel ribadire europeismo e antifascismo e chiedere alla politica di rinunciare all'aggressività e alla rissa verbale.
In sostanza Matteo Salvini organizzava l’evento al PalaDozza (5570 posti) mentre i ragazzi e ragazze delle “sardine” organizzavano a fior di mi piace la pagina per un raduno/flash mob per arrivare a 6000 persone, stretti come sardine in piazza Maggiore.
L’ideatore del flash mob è Mattia Santori, nega ogni legame con la politica però qualche sintomo PD/Prodiano si percepisce ed è chiaro.
Sui social si sono moltiplicate le iniziative e le proteste si sono allargate prima a Modena e poi a tante altre città. Le sardine non sono un partito, al momento, pur avendo chiara e dichiarata un’ anima antisovranista, antifascista ed europeista.
Santori apparso in TV e abile “marketing manager” afferma: “Siamo più un anticorpo che un movimento politico”. E credo rimanga solo una bella trovata di marketing più che un nuovo flusso di idee politiche, quello c’è già e si chiama movimento cinque stelle.
Iniziamo dal dizionario
Flash mob: Raduno di più persone, convocate all'improvviso in un luogo pubblico tramite Internet, e-mail o sms, per inscenare un'azione insolita, generalmente priva di scopo, e poi disperdersi rapidamente.
Il Flashmob delle “6000 sardine” è nato a Bologna, con la protesta in Piazza Maggiore contro Matteo Salvini (al PalaDozza 5.570 capienza) che dalla stessa città lanciava la campagna elettorale leghista con la Borgonzoni Presidente in vista delle regionali in Emilia Romagna il 26 Gennaio 2020.
Il flash mob in questione, Bologna non si Lega, ha dato un messaggio chiaro nel ribadire europeismo e antifascismo e chiedere alla politica di rinunciare all'aggressività e alla rissa verbale.
In sostanza Matteo Salvini organizzava l’evento al PalaDozza (5570 posti) mentre i ragazzi e ragazze delle “sardine” organizzavano a fior di mi piace la pagina per un raduno/flash mob per arrivare a 6000 persone, stretti come sardine in piazza Maggiore.
L’ideatore del flash mob è Mattia Santori, nega ogni legame con la politica però qualche sintomo PD/Prodiano si percepisce ed è chiaro.
Sui social si sono moltiplicate le iniziative e le proteste si sono allargate prima a Modena e poi a tante altre città. Le sardine non sono un partito, al momento, pur avendo chiara e dichiarata un’ anima antisovranista, antifascista ed europeista.
Santori apparso in TV e abile “marketing manager” afferma: “Siamo più un anticorpo che un movimento politico”. E credo rimanga solo una bella trovata di marketing più che un nuovo flusso di idee politiche, quello c’è già e si chiama movimento cinque stelle.
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