Agenda Setting
• I media non ci dicono “cosa” pensare, ma “a cosa” pensare e “a cosa non” pensare. (tanto più i media parlano di un determinato argomento tanto sarà più rilevante per gli elettori) I media prima selezionano le notizie definendo delle priorità e i vari aspetti di quel problema che verranno trattati.
• I temi su cui si concentrano i media, in particolare la televisione, diventano anche i temi a cui pensano maggiormente i cittadini (euristica della disponibilità: informazioni più accessibili)
• Due tipi di costruzione dell’agenda da parte dei media
• Selezione delle notizie
• Definizione delle priorità al loro interno (indicatori di salienza (def. principale, essenziale) stabiliti dai giornalisti e recepiti dal pubblico) c’è una differenziazione tra i temi trattati poiché ogni schieramento politico preferirà che si parli di un determinato argomento più che un altro.
Negoziazione dell’agenda e dei formati tra sistema politico e sistema dei media
• I partiti non sono più in grado di imporre la loro agenda tematica ai media. A questa perdita di controllo possono sopperire attraverso:
• Pseudo-eventi tematici (organizzare eventi tematici, non programmi o azioni politiche, es. conferenza sulla famiglia x es. manifestazione sul sostegno fiscale ecc…)
• Ripetizione continua di dichiarazioni coerenti (difficile e quasi mai attuata con successo) (ridondanza di dichiarazioni che garantisce una maggiore copertura per la popolazione.)
• Negoziazione diretta con i giornalisti (dipende dal rispettivo potere negoziale) (rapporti tra gli uffici stampa di giornali e politici)
• Soppressione delle decisioni: i temi scomodi e difficili vengono accantonati “alzando il volume” dello scontro su altri aspetti (spesso x es. attaccando l’avversario o dirottando i media su questioni diverse o di “colore”) si dirotta l’attenzione su altre questioni in sostanza. Es. Berlusconi dice “abbasso i gay” per sviare la faccenda della chiamata in questura per la scarcerazione di Ruby (la marocchina).
Chi determina che cos'è la politica governa la nazione, perchè la definizione delle alternative è la scelta dei conflitti, e la scelta dei conflitti distribuisce il potere. ( Schattschneider, 1960, p.68)
Dovete sempre cercare di conquistare e mantenere slancio, altrimenti questo passerà immediatamente al vostro avversario. Conquistare slancio significa dominare l'agenda delle notizie, entrare nel ciclo dell'informazione al più presto possibile e rientrarci ripetutamente, con storie e iniziative grazie alle quali il trattamento successivo delle notizie sia definito nei termini che voi avete scelto (Gould, 1998, p.294; cit. in Blumler, Kavanagh, 1999, p.214).
L’effetto priming (“suggestione”)
• I temi su cui si incentra l’agenda dei media diventano anche i criteri su cui i cittadini valutano l'operato dei governi in carica e le proposte dei politici.
• Agenda setting: “la sicurezza è un problema importante”
• Priming: “garantire la sicurezza ai cittadini è una responsabilità della politica” Il priming è un effetto di preparazione secondo cui un evento è maggiormente atteso se è in relazione col precedente rispetto ad uno che non ha nessuna relazione. È quindi un processo che coinvolge più aspetti cognitivi quali la memoria, la modalità percettiva e il grado di attenzione necessario.
• Issue owenrship dei vari partiti/schieramenti: non tutti i temi sono politicamente uguali
“Il costruzionismo”
• La costruzione della realtà sociale da parte dei media
– I media definiscono il mondo attraverso le notizie, i commenti e anche la fiction. Le loro mediazioni determinano ciò che ottiene rilievo e ciò che è escluso. Oltre a fornire «finestre sul mondo» che offrono prospettive selettive, i media producono significati e interpretazioni. Forniscono espliciti quadri di spiegazione, nonché comprensioni tacite fondate su associazioni di idee, immagini evocative, catene di pensiero «naturali». Offrono inoltre codici che etichettano e classificano, distinguendo, ad esempio, fra il normale e il deviante, il naturale e l’innaturale [Curran 2002].
• I frame “costruiscono” le issues per il pubblico
• Il pubblico compartecipa alla costruzione del senso
L’effetto framing (“inquadramento del problema”)
• “Framing è la Seconda dimensione dell’agenda setting”: non solo i problemi, ma anche aspetti specifici dei problemi vengono interiorizzati dai cittadini per effetto della rappresentazioni sui media. Il termine inglese framing deriva da frame che tradotto letteralmente significa cornice, o intelaiatura. Con l’espressione «effetto framing» si fa riferimento all’impatto del frame sull’interpretazione soggettiva delle informazioni, dove per frame s’intende la forma data alle informazioni stesse. Per esempio, lo stesso messaggio può essere presentato in termini positivi o negativi e rimanere oggettivamente equivalente: «La carne di manzo è per l’80% magra» versus «la carne di manzo è per il 20% grassa». Il contenuto informativo rimane invariato, ciò che cambia è il punto di vista, il lato messo in evidenza. Un conto è parlare di «tasse», un altro è dire «responsabilità fiscale»
I frame dei media
1) Salienza
Entman (1993) -> ex.: Fallujah
“Framing implica essenzialmente selezione e salienza. Fare frame è selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita e renderli più salienti in un testo comunicativo, in modo da promuovere una particolare definizione del problema, interpretazione causale, valutazione morale e/o indicazione del trattamento per l’elemento descritto”.
2) Connettività
Gamson (2003) -> Ex.: Van Gorp e gli asylum seekers
I frame sono i “principi organizzativi centrali che tengono insieme e danno coerenza a tutta una serie di simboli o idee”
-> danno significato agli eventi narrati, tessono collegamenti tra questi e altri eventi pertinenti, suggeriscono qual è la posta in gioco
• « Non pensate a un elefante! »
(George Lakoff)
Secondo Lakoff, a quel punto non si può fare a meno di pensare ad un elefante, poiché la mera menzione della parola elefante evoca inevitabilmente l' immagine elefante (ed un frame di "accompagnamento").
• Negli studi sui mezzi di comunicazione di massa, in sociologia e psicologia il termine framing si riferisce ad un processo inevitabile di influenza selettiva sulla percezione dei significati che un individuo attribuisce a parole o frasi. Il framing definisce la "confezione" di un elemento di retorica in modo da incoraggiare certe interpretazioni e scoraggiarne altre. I mass media o specifici movimenti politici o sociali, oppure determinate organizzazioni, possono stabilire dei frames [1] (nel senso specificato) correlati all'uso dei media stessi.
Tipi diversi di framing e loro conseguenze:
• Frame tematico: un problema affrontato nei suoi aspetti “macro”: cause e conseguenze sociali, dimensioni del fenomeno. (causalità di sinistra)
– Es. povertà come esito di mutamenti sociali e politiche pubbliche (mutamenti nell’economia, sistemi di welfare)
– Politicizzazione e socializzazione del problema, ma inferiore capacità di attirare l’attenzione e rimanere impresse nella memoria
• Frame episodico: un problema descritto in una sua occorrenza “micro”: storie di vita di persone e gruppi singoli, non ricondotte a fattori generali. (causalità di destra)
– Es. povertà come risultato di circostanze individuali (sfortuna, pigrizia, decisioni sbagliate)
– Manca la politicizzazione, ma la componente emotiva e di vita quotidiana delle storie le rende più facili da ricordare
« "Il termine dipendenza da incorniciamento significa che il modo in cui si comportano le persone dipende dal modo in cui i loro problemi decisionali sono stati incorniciati."
Shefrin (2000) »
«Una volta che il tuo frame è accettato» nel discorso pubblico, «tutto ciò che dici è senso comune». Quest’ultimo, infatti, non è altro che «ragionare entro un frame ordinario e accettato»
Lakoff 2004)
Goffman usava l'idea per definire "schemi di interpretazione" che permettono a individui o gruppi di "collocare, percepire, identificare e classificare" eventi e fatti, in tal modo strutturando il significato, organizzando le esperienze, guidando le azioni.
Infine secondo me i frame sono delle variabili dipendenti perché vengono condizionati da altre cose, quindi la comunicazione è condizionata da altre variabili. Queste variabili contribuiscono a produrre determinati messaggi e poi questi messaggi influenzano il pubblico. C’è un effetto di concatenazione. Il Frame è un tema molto importante perché è nelle pieghe della comunicazione politica e spesso gli attori politici non se ne preoccupano e passano oltre, mentre io penso che la ragione delle vittorie e delle sconfitte nelle battaglie comunicative sono spesso nel fatto che il problema è stato impostato in un modo che favorisce una parte piuttosto che un’altra, una soluzione piuttosto che un’altra.
• I media non ci dicono “cosa” pensare, ma “a cosa” pensare e “a cosa non” pensare. (tanto più i media parlano di un determinato argomento tanto sarà più rilevante per gli elettori) I media prima selezionano le notizie definendo delle priorità e i vari aspetti di quel problema che verranno trattati.
• I temi su cui si concentrano i media, in particolare la televisione, diventano anche i temi a cui pensano maggiormente i cittadini (euristica della disponibilità: informazioni più accessibili)
• Due tipi di costruzione dell’agenda da parte dei media
• Selezione delle notizie
• Definizione delle priorità al loro interno (indicatori di salienza (def. principale, essenziale) stabiliti dai giornalisti e recepiti dal pubblico) c’è una differenziazione tra i temi trattati poiché ogni schieramento politico preferirà che si parli di un determinato argomento più che un altro.
Negoziazione dell’agenda e dei formati tra sistema politico e sistema dei media
• I partiti non sono più in grado di imporre la loro agenda tematica ai media. A questa perdita di controllo possono sopperire attraverso:
• Pseudo-eventi tematici (organizzare eventi tematici, non programmi o azioni politiche, es. conferenza sulla famiglia x es. manifestazione sul sostegno fiscale ecc…)
• Ripetizione continua di dichiarazioni coerenti (difficile e quasi mai attuata con successo) (ridondanza di dichiarazioni che garantisce una maggiore copertura per la popolazione.)
• Negoziazione diretta con i giornalisti (dipende dal rispettivo potere negoziale) (rapporti tra gli uffici stampa di giornali e politici)
• Soppressione delle decisioni: i temi scomodi e difficili vengono accantonati “alzando il volume” dello scontro su altri aspetti (spesso x es. attaccando l’avversario o dirottando i media su questioni diverse o di “colore”) si dirotta l’attenzione su altre questioni in sostanza. Es. Berlusconi dice “abbasso i gay” per sviare la faccenda della chiamata in questura per la scarcerazione di Ruby (la marocchina).
Dovete sempre cercare di conquistare e mantenere slancio, altrimenti questo passerà immediatamente al vostro avversario. Conquistare slancio significa dominare l'agenda delle notizie, entrare nel ciclo dell'informazione al più presto possibile e rientrarci ripetutamente, con storie e iniziative grazie alle quali il trattamento successivo delle notizie sia definito nei termini che voi avete scelto (Gould, 1998, p.294; cit. in Blumler, Kavanagh, 1999, p.214).
L’effetto priming (“suggestione”)
• I temi su cui si incentra l’agenda dei media diventano anche i criteri su cui i cittadini valutano l'operato dei governi in carica e le proposte dei politici.
• Agenda setting: “la sicurezza è un problema importante”
• Priming: “garantire la sicurezza ai cittadini è una responsabilità della politica” Il priming è un effetto di preparazione secondo cui un evento è maggiormente atteso se è in relazione col precedente rispetto ad uno che non ha nessuna relazione. È quindi un processo che coinvolge più aspetti cognitivi quali la memoria, la modalità percettiva e il grado di attenzione necessario.
• Issue owenrship dei vari partiti/schieramenti: non tutti i temi sono politicamente uguali
“Il costruzionismo”
• La costruzione della realtà sociale da parte dei media
– I media definiscono il mondo attraverso le notizie, i commenti e anche la fiction. Le loro mediazioni determinano ciò che ottiene rilievo e ciò che è escluso. Oltre a fornire «finestre sul mondo» che offrono prospettive selettive, i media producono significati e interpretazioni. Forniscono espliciti quadri di spiegazione, nonché comprensioni tacite fondate su associazioni di idee, immagini evocative, catene di pensiero «naturali». Offrono inoltre codici che etichettano e classificano, distinguendo, ad esempio, fra il normale e il deviante, il naturale e l’innaturale [Curran 2002].
• I frame “costruiscono” le issues per il pubblico
• Il pubblico compartecipa alla costruzione del senso
L’effetto framing (“inquadramento del problema”)
• “Framing è la Seconda dimensione dell’agenda setting”: non solo i problemi, ma anche aspetti specifici dei problemi vengono interiorizzati dai cittadini per effetto della rappresentazioni sui media. Il termine inglese framing deriva da frame che tradotto letteralmente significa cornice, o intelaiatura. Con l’espressione «effetto framing» si fa riferimento all’impatto del frame sull’interpretazione soggettiva delle informazioni, dove per frame s’intende la forma data alle informazioni stesse. Per esempio, lo stesso messaggio può essere presentato in termini positivi o negativi e rimanere oggettivamente equivalente: «La carne di manzo è per l’80% magra» versus «la carne di manzo è per il 20% grassa». Il contenuto informativo rimane invariato, ciò che cambia è il punto di vista, il lato messo in evidenza. Un conto è parlare di «tasse», un altro è dire «responsabilità fiscale»
I frame dei media
1) Salienza
Entman (1993) -> ex.: Fallujah
“Framing implica essenzialmente selezione e salienza. Fare frame è selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita e renderli più salienti in un testo comunicativo, in modo da promuovere una particolare definizione del problema, interpretazione causale, valutazione morale e/o indicazione del trattamento per l’elemento descritto”.
2) Connettività
Gamson (2003) -> Ex.: Van Gorp e gli asylum seekers
I frame sono i “principi organizzativi centrali che tengono insieme e danno coerenza a tutta una serie di simboli o idee”
-> danno significato agli eventi narrati, tessono collegamenti tra questi e altri eventi pertinenti, suggeriscono qual è la posta in gioco
• « Non pensate a un elefante! »
(George Lakoff)
Secondo Lakoff, a quel punto non si può fare a meno di pensare ad un elefante, poiché la mera menzione della parola elefante evoca inevitabilmente l' immagine elefante (ed un frame di "accompagnamento").
• Negli studi sui mezzi di comunicazione di massa, in sociologia e psicologia il termine framing si riferisce ad un processo inevitabile di influenza selettiva sulla percezione dei significati che un individuo attribuisce a parole o frasi. Il framing definisce la "confezione" di un elemento di retorica in modo da incoraggiare certe interpretazioni e scoraggiarne altre. I mass media o specifici movimenti politici o sociali, oppure determinate organizzazioni, possono stabilire dei frames [1] (nel senso specificato) correlati all'uso dei media stessi.
Tipi diversi di framing e loro conseguenze:
• Frame tematico: un problema affrontato nei suoi aspetti “macro”: cause e conseguenze sociali, dimensioni del fenomeno. (causalità di sinistra)
– Es. povertà come esito di mutamenti sociali e politiche pubbliche (mutamenti nell’economia, sistemi di welfare)
– Politicizzazione e socializzazione del problema, ma inferiore capacità di attirare l’attenzione e rimanere impresse nella memoria
• Frame episodico: un problema descritto in una sua occorrenza “micro”: storie di vita di persone e gruppi singoli, non ricondotte a fattori generali. (causalità di destra)
– Es. povertà come risultato di circostanze individuali (sfortuna, pigrizia, decisioni sbagliate)
– Manca la politicizzazione, ma la componente emotiva e di vita quotidiana delle storie le rende più facili da ricordare
« "Il termine dipendenza da incorniciamento significa che il modo in cui si comportano le persone dipende dal modo in cui i loro problemi decisionali sono stati incorniciati."
Shefrin (2000) »
«Una volta che il tuo frame è accettato» nel discorso pubblico, «tutto ciò che dici è senso comune». Quest’ultimo, infatti, non è altro che «ragionare entro un frame ordinario e accettato»
Lakoff 2004)
Goffman usava l'idea per definire "schemi di interpretazione" che permettono a individui o gruppi di "collocare, percepire, identificare e classificare" eventi e fatti, in tal modo strutturando il significato, organizzando le esperienze, guidando le azioni.
Infine secondo me i frame sono delle variabili dipendenti perché vengono condizionati da altre cose, quindi la comunicazione è condizionata da altre variabili. Queste variabili contribuiscono a produrre determinati messaggi e poi questi messaggi influenzano il pubblico. C’è un effetto di concatenazione. Il Frame è un tema molto importante perché è nelle pieghe della comunicazione politica e spesso gli attori politici non se ne preoccupano e passano oltre, mentre io penso che la ragione delle vittorie e delle sconfitte nelle battaglie comunicative sono spesso nel fatto che il problema è stato impostato in un modo che favorisce una parte piuttosto che un’altra, una soluzione piuttosto che un’altra.
grande! mi hai dato una bella dritta per l'esame di comunicazione politica!
RispondiEliminaArticolo utilissimo e completo
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