Il concetto di "videomalaise" venne utilizzato la prima volta in America nel 1970 per descrivere il fenomeno di perdita di fiducia nelle istituzioni politiche; negli individui ci fu una crescente dipendenza dalla televisione come mezzo per ottenere informazioni politiche. Le particolari caratteristiche di programmazione politica forse ha causato il cosidetto malessere politico? La ricerca politica verifica la validità della tesi del videomalaise. Nessun collegamento è stato trovato tra malessere politico e il contenuto della programmazione politica che porta a concludere che la tesi del videomalaise è fortemente ingiustificata.
Invece, si potrebbe spiegare che l'alienazione politica e la scarsa partecipazione sono connessi con l'utilizzo scarso, voluto per intolleranza politica di molti, dei contenuti d'intrattenimento sia in televisione sia nella stampa. I cittadini nelle società industriali avanzate hanno sperimentato ciò che può essere chiamato "malessere politico" con gli elettori; i quali sono più critici e più cinici verso i politici, nel processo democratico in generale. Esse appaiono anche meno inclini a partecipare alle elezioni di qualche decennio fa. Queste tendenze sono allarmanti perché hanno il potenziale di minare la legittimità degli attuali sistemi democratici di governo. Una spiegazione comune per queste tendenze riguarda gli sviluppi nelle comunicazioni politiche. Secondo alcuni, i media sono da biasimare per la coltivazione di cinismo pubblico e disimpegno. La copertura della politica e delle campagne elettorali di oggi è eccessivamente incentrato sulla "horse race" (corsa dei cavalli) e sulle notizie negative e conflittuali. Questo tipo sempre più negativo di copertura delle notizie politiche avviene. Tuttavia, altri studiosi hanno recentemente contestato il malessere dei media, sostenendo che l'esposizione ai media è correlata positivamente con un'ampia gamma di indicatori di conoscenza politica, interesse, fiducia e mobilitazione. Essi sostengono che le nuove informazioni hanno notevolmente ampliato le opportunità per i cittadini di conoscere gli affari pubblici da una più ampia varietà di fonti d'informazione, stimolando l'impegno civico e migliorare la qualità della vita democratica.
Invece, si potrebbe spiegare che l'alienazione politica e la scarsa partecipazione sono connessi con l'utilizzo scarso, voluto per intolleranza politica di molti, dei contenuti d'intrattenimento sia in televisione sia nella stampa. I cittadini nelle società industriali avanzate hanno sperimentato ciò che può essere chiamato "malessere politico" con gli elettori; i quali sono più critici e più cinici verso i politici, nel processo democratico in generale. Esse appaiono anche meno inclini a partecipare alle elezioni di qualche decennio fa. Queste tendenze sono allarmanti perché hanno il potenziale di minare la legittimità degli attuali sistemi democratici di governo. Una spiegazione comune per queste tendenze riguarda gli sviluppi nelle comunicazioni politiche. Secondo alcuni, i media sono da biasimare per la coltivazione di cinismo pubblico e disimpegno. La copertura della politica e delle campagne elettorali di oggi è eccessivamente incentrato sulla "horse race" (corsa dei cavalli) e sulle notizie negative e conflittuali. Questo tipo sempre più negativo di copertura delle notizie politiche avviene. Tuttavia, altri studiosi hanno recentemente contestato il malessere dei media, sostenendo che l'esposizione ai media è correlata positivamente con un'ampia gamma di indicatori di conoscenza politica, interesse, fiducia e mobilitazione. Essi sostengono che le nuove informazioni hanno notevolmente ampliato le opportunità per i cittadini di conoscere gli affari pubblici da una più ampia varietà di fonti d'informazione, stimolando l'impegno civico e migliorare la qualità della vita democratica.
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